ʻēmeq Siddīm, dove ʻēmeq è la parola ebraica per "valle")
Il secondo toponimo sarebbe un semplice plurale di צְבִי tsevī "cervo, gazzella".
A volte la gente non vuole ascoltare la verità perché non vuole vedere le proprie illusioni distrutte. Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità.
(Friedrich Wilhelm Nietzsche)
1. Premessa storica
Durante il XIII secolo, in Italia settentrionale, si assistette a una fioritura della Fede Catara. Nella località lombarda di Desenzano sorse una Chiesa che professava il dualismo radicale di matrice balcanica. La crociata contro gli "eretici albigesi", bandita da Innocenzo III nel 1208, ebbe ripercussioni che si protrassero per decenni e condussero alla completa distruzione delle Chiese Catare, in Linguadoca e in Italia. La spietata repressione messa in atto dalle autorità secolari, sobillate dalla Chiesa di Roma, provocò l’estinzione del Catarismo e l’interruzione della linea apostolica: il Consolamentum (Battesimo di Spirito) non poté più essere impartito. Sono cessati i rituali, si sono dissolti gli apparati, le strutture e i ruoli, eppure la Fede Dualista, intesa come visione del mondo, è sopravvissuta fino ad oggi.
2. Antefatti
Ricordo il professore di italiano e latino, al liceo. Fu da lui che sentii per la prima volta parlare dei Catari. Ne parlò a lungo, con passione e mai con livore, pur essendo egli un prete. Fui colpito dalla sua descrizione, e fu allora che compresi il motivo di alcune strane costumanze e modi di sentire tipici della mia famiglia paterna. Compresi come mai mia zia inveiva contro il Creatore colpevole di aver costretto uomini e donne a convivere nello stesso mondo. Compresi come mai ritenne che la foto di un neonato nudo in una pubblicità fosse un'immagine del Diavolo. Compresi come mai mia nonna paterna non mangiasse carne, avendone orrore. E tante altre cose, inspiegabili in altro modo: dovevano essere residui delle dottrine dei Catari, sopravvissute chissà come per secoli, in quell'ambiente desolato e impervio del Piemonte. Per molto non ci pensai più, finché un giorno lessi una singolare notizia. Uno spagnolo si era convertito all'Islam perché aveva scoperto di discendere dai Moriscos. Pur disapprovando le azioni non commendevoli di questo individuo, fui colpito dal suo legame con i propri antenati e con la loro identità. Presentii per un istante che un giorno avrei agito in modo simile, recuperando la religione dei miei avi. Fu solo per un attimo. Lasciai tutte queste cose in un cassetto della mia mente.
3. Un evento traumatico
Era la Vigilia di Ognissanti del 2006. Ero pieno zeppo di alcol, a tal punto da rasentare il coma etilico. Litigai furiosamente con un amico (RIP), troncando con lui ogni rapporto. Dopo alcuni mesi dall'accaduto, egli morì all'improvviso per una crisi cardiaca. Nessuno poté togliermi dalla mente che la causa fosse la mia maledizione. Allora lessi di Guglielmo Belibasta, che in una lite aveva ucciso un pastore e per questo decise di diventare un Buon Uomo, dedicandosi alla religione dei Catari. Fu così che iniziai a predicare la Conoscenza del Bene, aprendo un blog sulla piattaforma di Splinder. Lo chiamai IL VOLTO OSCURO DELLA STORIA. Il mio intento era quello di diffondere tra le genti la consapevolezza di un pensiero che il mondo ha dimenticato e che rifulge per intransigenza nella sua opposizione all'ordine cosmico.
4. L'epoca splinderiana
Intorno a me si coagulò una piccola comunità di persone interessate. Fu allora che conobbi il Fratello Pietro, che a tutt'oggi resta il mio solo correligionario. Sul blog venivano pubblicati articoli di vario genere, che avevano lo scopo di esporre in modo chiaro la Dottrina e di far conoscere importanti dettagli sulla storia dei Catari, dalla loro origine alla persecuzione e alla loro triste espulsione dai registri della Storia. Lo scopo precipuo dell'opera era quello di cercare persone che conservassero qualche vestigia di quella Fede o che fossero interessate al suo messaggio. Eravamo molto attenti a ogni segnale che potesse giungerci dal vasto Web, ma tutto si dimostrava vano, come la ricerca di forme di vita intelligente nel Cosmo. Falsi segnali e falsi amici - proprio come le radiazioni di forni a microonde di campus universitari, scambiate per segnali di civiltà aliene. Presto al primo blog anticosmico ne fu fondato un secondo, che denominai RINASCITA CATARA. Era caratterizzato da un ritmo incalzante e da post brevi, netti, chiari, in cui si denunciava l'orrore della vita nella biologia e si invocava l'Estinzione della specie umana tramite l'abbandono del contatto tra i sessi. Il portale in questione doveva servire ad attirare navigatori e utenti blogosferici, ma neppure questo tentativo sortì l'effetto desiderato, nonostante alcuni successi iniziali.
5. Facebook e la fine di Splinder
Vedemmo l'ascesa dei social. L'epoca dei Blogger Faccialibristi era caratterizzata dall'uso di Facebook nel vano tentativo di dar nuova vita ai blog morenti. Si aggregavano i post di Splinder, cercando di procurare loro un flusso di visite. Uno sforzo inutile come i peti di un mulo. I segni di decadenza di Splinder erano sempre più marcati. Venne così il giorno in cui i suoi gestori annunciarono ne annunciarono la fine. All'inizio di febbraio del 2012 Splinder venne meno per sempre, dopo un difficile periodo caratterizzato dalla feroce persecuzione da parte di troll e cyberbulli. Qualcuno timidamente diceva che Berlusconi fosse il responsabile della fine della piattaforma, irritato dalle intercettazioni pubblicate su blog splinderiani da qualche oppositore al regime. In fondo aveva tentato per anni di mettere il bavaglio alla Rete. Nessuno poté togliermi dalla mente che Splinder fu affondato soprattutto perché ospitava blog dedicati dalla Fede dei Catari, perché i potenti del mondo la ritenevano sommamente pericolosa e sgradita. C'era infatti un precedente importante: qualcuno, forse un affiliato a una loggia massonica, si era materializzato con un commento a un mio post, dicendo che la predicazione da me intrapresa costituiva "una minaccia alla pace sociale".
6. La migrazione su Iobloggo
I due blog dedicati alla religione catara, IL VOLTO OSCURO DELLA STORIA e RINASCITA CATARA, furono migrati su una piattaforma blogosferica che nella forma somigliava molto a Splinder: Iobloggo. Fu un percorso di declino e di sfacelo, come la traiettoria di un pianeta morente attratto verso l'orizzonte degli eventi di un buco nero supermassiccio. Non si trovò mai alcun rimedio a questa ineluttabile rovina - anche perché Iobloggo era una piattaforma da schifo, popolata soltanto da pistolini e da streghette, che chattavano senza sosta in apposite finestre incorporate sui loro fatui blog, con un linguaggio sincopato tutto fatto di abbreviazioni (k, nn, etc.). Non c'era alcuna apertura sulla rete sociale. Ogni comunicazione sembrava impossibile in quell'ambiente asfittico. Non era un vivere, era un vegetare.
7. Un gruppo cataro su Facebook
Abbandonata quasi ogni speranza nei blog moribondi, fu portata avanti una diversa iniziativa, altrettanto inutile. Un gruppo su Facebook, inizialmente denominato CREDENTES, fu chiamato CHIESA DI DRAGOVITSA : DUALISMO ASSOLUTO. Vi furono attratti personaggi oltremodo bizzarri che a conti fatti rappresentarono soltanto un grave nocumento alla Causa. Nessuno di loro comprendeva veramente le finalità del gruppo e la Dottrina che vi veniva spiegata. Presto si manifestarono casi di apostasia. Persone che sembravano leali e interessate, all'improvviso diventavano acerrimi oppositori, pugnalandoci alle spalle. Si comprese che vi erano infiltrati di ogni tipo, interessati a carpire informazioni e a colpire. Tra le spie identificate ve ne erano delle più disparate e apparentemente incompatibili affiliazioni: cattolici-belva, satanisti laveyani e presunti massoni. Nessuno di loro agiva a titolo personale. Erano tutti inviati da organizzazioni ostili. Al contempo si registrarono in Facebook e nel Web molteplici tentativi di screditare il gruppo. Furono fondate alcune Chiese Catare fittizie, simili a villaggi Potëmkin e prive di qualsiasi sostanza, al solo scopo di dire che CHIESA DI DRAGOVITSA era una conventicola intollerante da rifuggire. Ci furono sforzi forsennati per far passare la religione dei Catari per una sorta di melensaggine New Age. Fiorirono tentativi di revisionismo storico, con studiosi corrotti che negavano persino la concreta esistenza dei Buoni Uomini. In Francia, in Inghilterra, negli Stati Uniti d'America, dovunque questi messaggi deleteri venivano propalati senza sosta per mezzo di articoli, libri e studi. Riporto ora un episodio cruciale. Un vescovo del Veneto, allarmato dalla possibile reviviscenza del Catarismo in Italia, mandò un suo emissario dal Fratello Pietro, interrogandolo a lungo nel tentativo di estorcere informazioni. Appurato che non vi erano né rituali, né testi sacri tramandati, e che le Chiese Catare nel Web erano solo gusci vuoti, l'Inquisitore se ne tornò alla sua base.
8. La Fine
Possiamo così dire che il tentativo di riportare in auge il Dualismo Anticosmico si è esteso per dieci anni del XXI secolo, circa settecento anni dopo la morte di Peire Autier, dagli inizi del 2007 agli inizi del 2017, per poi spegnersi miseramente di fronte all'eccessivo gravame delle avversità che mi hanno colpito. Per distruggere una religione formata in buona sostanza da due soli uomini, sono stati compiuti sforzi incredibili. Si evidenzia l'assoluta sproporzione tra l'inconsistenza della presenza dualista e i mezzi che sono stati mobilitati per distruggere i Blog, screditarne i contributori e annientare ogni possibilità di rintracciarne nella Rete gli scritti. In sostanza: il pensiero cataro-dualista è un fenomeno socialmente irrilevante, eppure sono bastate DUE PERSONE per attivare i cani da guardia del Sistema. Non oso immaginare quel che sarebbe accaduto se, anziché due, fossimo stati cento. Ci avrebbero rimossi fisicamente, senza il minimo dubbio. Da una parte contemplo e ammiro l'opera di Peire Autier, l'Apostolo della Linguadoca, che durò una decina di anni e portò a una prodigiosa Rinascita Catara dal 1299 al 1310 - finita tra le fiamme dei roghi. Dall'altra parte sono costretto a guardare la mia triste parabola esistenziale, che non ha portato a nulla di concreto e che non sarà ricordata da alcuno. Continuo a postare vecchi articoli dei portali estinti, anche se sono consapevole del fatto che i motori di ricerca li boicottano. Non c'è più spazio per argomenti diversi dai viaggi a Dubai, dal "food" o dalla cacca delle influencer. Lascio questo mio scritto come un estremo messaggio in una bottiglia alla deriva nel vuoto siderale.