Il funk (da non confondersi con il punk) è un genere musicale derivato dal jazz, dal soul e dal rythm and blues, nato negli States a metà degli anni '60 del XX secolo. Nel gergo del jazz, è denominato funk tutto ciò che in tale musica è tipicamente afroamericano. Dal punto di vista tecnico, il funk è ritmato e ballabile, riducendo l'importanza della progressione degli accordi e della melodia.
A questo punto sorge una domanda. Qual è dunque l'etimologia di funk? Ebbene, essa è a dir poco imbarazzante. Nello slang afroamericano si hanno le seguenti parole:
funk "puzza, cattivo odore"
funky "puzzolente"
funky "puzzolente"
Per l'esattezza, l'area semantica è quella del cattivo odore corporeo: smegma, sudore di ascelle, sozzura di piedi. Indica però anche quel forte odore nato dall'eccitazione sessuale. Così il funky gallo di cui cantava Zucchero sarebbe alla lettera un "gallo puzzolente", quindi un cazzone, un enorme Schwanzstücker! Ricordo di aver letto su un quotidiano un'intervista a una prostituta che si lamentava della propria condizione. "Non viene Brad Pitt", diceva, "e tutti i maschi quando sono eccitati hanno addosso quell'odore strano, come di brodo". Credo che sia dovuto a intense scariche di feromoni. Ecco, il funk alludeva proprio a questa caratteristica, le esalazioni delle persone arrapate. Infatti, sempre nello slang afroamericano, la parola funky è giunta a significare non soltanto "sporco", ma anche "sexy", "arrapante", "atttraente", "autentico", ossia "libero da inibizioni".
Un algoritmo dell'Idiozia Artificiale potrebbe benissimo, fermandosi all'accezione non certo positiva di "puzza, cattivo odore", identificare la parola funk e il suo derivato funky come etichette "razziste" e intraprenderne la rimozione sistematica. Stupisce infatti che l'intero genere funk non sia ancora stato condannato alla cancellazione dai buonisti politically correct, proprio per via di un'etimologia "non inclusiva" e "discriminatoria". Forse è soltanto una dimenticanza dell'Idiozia Artificiale che ha sede nell'Università di Berkeley, proprio nell'Omphalos da cui la dittatura orwelliana si irradia nell'intero Occidente.
Quando ero giovane e sentii per la prima volta nominare le parole funk e funky, non ci dedicai molta attenzione e pensai che fossero alterazioni di fucking. Grande era la mia ingenuità. Un'attenta indagine etimologica mi ha portato a scoprire tutto un mondo di un estremo interesse. Occorre fare molta attenzione, perché esistono diversi omofoni con origini diverse.
Lo slang afroamericano ha semplicemente conservato una parola che un tempo esisteva nell'inglese corrente, ma che in seguito è caduta in disuso: funk "cattivo odore" è attestato dal 1620. Si tratta di un termine di origine anglo-normanna: nel dialetto settentrionale della lingua d'oïl esisteva il verbo funquer (funquier) "fumare, emanare vapori". Questa era una variante dialettale di fungier, usato negli altri dialetti della lingua. L'origine è in ultima analisi da un latino volgare *fu:mica:re, variante della forma classica fu:miga:re "affumicare, annerire con il fumo; fumare, emettere fumo". Probabilmente tale variante con -c- è nata per ipercorrettismo. È ben noto il fatto che nei dialetti settentrionali della lingua d'oïl mancavano i fenomeni di palatalizzazione secondaria e si conservava l'antica consonante /k/ anche in contesti in cui nel resto del territorio era diventata un'affricata /tʃ/ (o /dʒ/ tra due antiche vocali). Si può quindi concludere che funk "cattivo odore" è una parola giunta dal francese.
Purtroppo ci sono studiosi che complicano inutilmente le cose. Nel sito Etymonline.com, in genere tanto meritorio, compare una criticità di non poco conto. Dopo aver analizzato la derivazione di funk "cattivo odore" da un dialetto francese, afferma quanto segue:
funk (n. 2)
In reference to a style of music felt to have a strong, earthy quality, it is attested by 1959, a back-formation from funky (q.v.).
Ossia:
"In riferimento a uno stile di musica percepito come dotato di qualità forte e terrosa, è attestato intorno al 1959, essendo una retroformazione da funky (cfr.)."
Quando si entra nella voce funky si legge questo:
1784, "old, musty," in reference to cheeses, then "repulsive," from funk (n.2) + -y (2). It began to develop an approving sense in jazz slang c. 1900, probably on the notion of "earthy, strong, deeply felt." Funky also was used early 20c. by white writers in reference to body odor allegedly peculiar to blacks. The word reached wider popularity c. 1954 (it was defined in "Time" magazine, Nov. 8, 1954) and in the 1960s acquired a broad slang sense of "fine, stylish, excellent."
Ossia:
"1784, "vecchio, ammuffito," in riferimento ai formaggi, quindi "ripugnante," da funk (n.2) + -y (2). Cominciò a svilupparsi con un senso di approvazione nello slang del jazz nel 1900 circa, probabilmente nella nozione di "terroso, forte, sentito in modo profondo." Funky era anche usato agli inizi del XX sec. dagli scrittori bianchi in riferimento all'odore corporeo ritenuto tipico dei neri. La parola ha raggiunto una più ampia popolarità circa nel 1954 (fu definita nel quotidiano "Time", Nov. 8, 1954) e negli anni '60 acquisì un senso lato di "bello, elegante, eccellente"."
Dalla puzza di formaggio all'odore terroso e al sentimento viscerale. Una catena di slittamenti semantici tutt'altro che sicura. Prima si dice che funk è stato retroformato da funky. Poi si dice che funky è stato formato a partire da funk. Una tautologia, un gatto che si morde la coda. Mi ricorda una divertente conversazione tra un bambino e suo padre.
- Babbo, babbo, perché Buccinasco ha questo nome?
- Buccinasco si chiama così perché ci abitano i Buccìni.
- Babbo, babbo, perché i Buccìni si chiamano così?
- Oh bella, perché abitano a Buccinasco!
Infine riportiamo un aneddoto singolare. Secondo una storiella in circolazione, l'aggettivo funky e il nome del genere funk sarebbero stati coniati dal pioniere del jazz Buddy Bolden. Egli aveva ribattezzato la Union Sons Hall (Perdido Street, New Orleans) come Funky Butt Hall, per via del pestilenziale tanfo di culi sporchi che vi regnava!
Altri significati, altre origini
Esiste una parola funk "depressione, cattivo umore", che proviene dai dialetti dell'Inghilterra settentrionale, in cui il verbo to funk significa "spaventarsi, sentirsi mancare dalla paura". Si tratta di una parola di origine anglo-normanna, proveniente dall'antico francese funicle, fernicle "matto, folle", a sua volta da una forma diminutiva del latino phrenicus "malato di mente, delirante, folle" (variante del più comune phrene:ticus, phreni:ticus, cfr. italiano frenetico, frenesia, farneticante).
Esiste anche l'omofono funk "scintilla", che è invece nativo e di chiara origine germanica (cfr. antico alto tedesco funcho "scintilla", tedesco moderno Funke id.). Questa parola, attestata nel XIV secolo, è ormai considerata obsoleta. Può aver contribuito a formare funk "legna marcia", sotto l'influenza di punk "legna marcia usata come esca per il fuoco" (vedi), anche se questo è ben lontano dall'essere certo.