domenica 7 dicembre 2014

SULLA DIVERSITÀ DEI GRUPPI UMANI NELLA COMUNE MISERIA

Fino a ieri dominava la tesi dell'origine unica e monolitica del genere umano. Chiunque osasse sfidare l'idea dell'assoluta identità genetica di tutti i tipi umani era fatto oggetto di discriminazione e veniva marginalizzato. Oggi la Scienza è in grado di fornirci con grande dettaglio la composizione del genoma di ogni tipo umano vivente su questo pianeta, tracciandone la complessa storia di incroci con altre specie umane, diverse da Homo sapiens. Si è così scoperto che gli Europei hanno fino al 2% circa di corredo neanderthaliano (Homo neanderthalensis). Nelle popolazioni asiatiche la percentuale è lievemente superiore. Gli aborigeni australiani oltre a questo apporto neanderthaliano, hanno anche il 4% circa di corredo denisovano (Homo denisoviensis, nome ufficiale non ancora fissato). Nei Papua e in altre genti della Melanesia il corredo denisovano è addirittura maggiore, fino al 6%. Il corredo denisovano si trova in percentuali minori, circa l'1%, anche nelle genti amerindiane e in quelle asiatiche, come i cinesi e i tibetani. I Denisovani, che abitavano in Siberia, erano immuni al mal d'altitudine e potevano consumare carne marcia senza nocumento. Le loro costumanze necrofaghe si ritrovano intatte tra i Papua, che sono endocannibali, fanno marcire i cadaveri dei loro cari e ne mangiano ritualmente le carni assieme ai cagnotti. Il gene che permette di non soffrire a causa della quota elevata si è conservato molto bene nell'attuale popolazione tibetana. Le genti dell'Africa Subsahariana sono rimaste immuni da ogni contatto con l'uomo di Neanderthal e con quello di Denisova, ma non rappresentano in alcun modo il tipo originario di Homo sapiens prima degli incroci con popolazioni neanderthaliane e denisovane: portano infatti in sé il corredo di un tipo di ominide ben più arcaico e distante da tutto ciò che conosciamo per esperienza diretta, con ogni probabilità una varietà di Homo erectus separato da noi da ben 700.000 anni di storia. Da quanto sinteticamente esposto, ne consegue che gli esseri umani non sono tutti uguali. Hanno in sé componenti di origine diversa, quindi sono tra loro diversi. Si spera che queste conoscenze, che sono dati di fatto ben documentati, fondati su studi reperibili nel Web e riportati anche dai quotidiani on line, colpiscano come un maglio le idiozie politically correct e le riducano in polvere! Ai soliti fautori dell'insipiente buonismo che tireranno fuori la paroletta magica "razzismo" per imporre il silenzio, obietto con forza che la diversità dei popoli è un patrimonio da tutelare, e che non saranno certo le baggianate dei radical shit e dei politicanti a impedirci la conoscenza delle nostre origini! 

A questo punto allego un po' di documentazione, e si badi bene che non è tratta da siti di complottismo. Non sarà difficile al navigatore approfondire questi argomenti e studiare su testi scientifici immuni dalla contaminazione della politica.  

"Modern African population were found to contain genetics from a now extinct archaic species that split away from the ancestors of all anatomically modern humans over 700,000 years ago"

Michael F. Hammer et al. (27 July 2011) "Genetic evidence for archaic admixture in Africa". PNAS 














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