In alcune iscrizioni romane si trova il dittongo ae per au: così abbiamo maeso(leum) per mausoleum; Paelinus per Paulinus (Lindsay, 1894). Non è affatto plausibile che simili grafie si debbano a errori dei lapicidi, data la grande diversità delle lettere V e E, così bisognerà ammettere che esse abbiano il loro fondamento in una qualche pronuncia volgare in cui il dittongo /au/ era giunto a suonare /ae/, con ogni probabilità passando attraverso una pronuncia intermedia /ao/, il cui secondo elemento si è indebolito. Se il dittongo /ae/ originario fosse già stato pronunciato come un monottongo /e:/, il digramma ae non sarebbe stato ritenuto idoneo ad esprimere il prodotto dell'evoluzione del dittongo /au/ nella particolare parlata degli artefici delle iscrizioni.
A volte la gente non vuole ascoltare la verità perché non vuole vedere le proprie illusioni distrutte. Le convinzioni, più delle bugie, sono nemiche pericolose della verità.
(Friedrich Wilhelm Nietzsche)
mercoledì 4 novembre 2015
PROVE INTERNE DELLA PRONUNCIA RESTITUTA DEL LATINO: OCCORRENZE DI AE PER AU
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