venerdì 20 maggio 2016


THANATOMORPHOSE

Titolo orginale: Thanatomorphose
Regia: Éric Falardeau
Anno: 2012
Soggetto: Éric Falardeau
Montaggio: Benoît Lemire
Fotografia: Benoît Lemire
Produzione: ThanatoFilms, Black Flag Pictures
Distribuzione: Bounty Films
Durata: 100 min
Paese: Canada
Lingua: Inglese
Genere: Horror, Gore
Personaggi e interpreti:
    Kayden Rose: Laura
    David Tousignant: Antoine
    Émile Beaudry: Julian
    Karine Picardas: Anne
    Roch-Denis Gagnon: Stephan
    Eryka Cantieri: Marie
    Pat Lemaire
    Simon Laperrière
Premi: 
 Best Movie Award, XXX Festival de Cine de Terror de Molins de Rei (2012)
 Best Special Effects Award, A Night of Horror International Film Festival (2012)
 Best Film, Best Director, Best Actress, Most Repulsive Flick Awards, Housecore Horror Film Festival (2013)
 Best Horror Film, The Phillip K. Dick Film Festival (2013)
 Best Special Effects Award, Horrorant Film Festival 'FRIGHT NIGHTS' (2014)

Trama:
Laura vive una vita squallida e vuota, imprigionata in una relazione con un energumeno che la sottopone ad abusi. Le sue velleità artistiche sono frustrate dal mondo e lei ha la chiara sensazione di non arrivare da nessuna parte: ogni sentiero che ha intrapreso ha portato al nulla. Per sfuggire a un simile vuoto, trova scampo in un mondo di masturbazioni solitarie. A un certo punto, dopo una notte di sesso rude e violento, si ritrova con un livido su un braccio. Non dà peso alla cosa, sapendo che il suo compagno ha i modi di una scimmia. L'ecchimosi tuttavia non si riassorbe, ma anzi si estende a tutto il corpo, e presto diventa evidente ciò che sta accadendo: i processi di decomposizione che avvengono nei cadaveri stanno prendendo possesso del suo corpo vivo, riducendolo a qualcosa di molto simile a un morto vivente!  

Recensione: 
Ritenuto simile a Contracted, in realtà è qualcosa di molto diverso. Il film non ci dice quale sia la causa della malattia di Laura, che la fa marcire: non è affatto evidente che possa trattarsi di un contagio sessuale. La vicenda appare surreale e isolata dalla realtà circostante: la donna, presa da questo processo di decomposizione, non pensa nemmeno di uscire, di rivolgersi a un medico. Non c'è alcuna resistenza da parte sua allo stato in cui viene a trovarsi. Anzi, si chiude in se stessa, trasforma la sua dimora in un sepolcro, pensa di conservare i pezzi caduti del suo corpo facendone una cronistoria fotografica. A questo punto non è più la sua volontà a muoverla, ma il Principio stesso della Morte. Una potente metafora della condizione umana come dannazione, in cui il corpo è il macigno di Sisifo.

La Gilda dei Violinisti Funerari

Parte della colonna sonora del film si fonda sulla musica sublime e struggente della Guild of Funerary Violinists (Gilda dei Violinisti Funerari). La tradizione del violino funebre fiorita nei secoli XVII e XVIII, sarebbe stata ripristinata da questo valente gruppo, guidato da Rohan Kriwaczek. Il condizionale purtroppo è d'obbligo, perché a quanto pare siamo di fronte a un meme di grande complessità, a un'ingegnosa invenzione dello stesso Kriwaczek. Certo, al suo genio si perdona l'aver fabbricato dal nulla una storia tanto affascinante, che ci dispiace possa non essere vera. Tutto era così perfetto e convincente. L'arte dei violinisti funerari sarebbe nata nell'ambito della Riforma Protestante, dalla necessità di riempire il vuoto lasciato dalla rimozione della pratica dell'intercessione. Non è forse quello che Manzoni avrebbe chiamato "vero poetico"?

Il rumore bianco di Thanatos

In netta contrapposizione alla bellezza estrema dei suoni dei violinisti, c'è la musica electro-house che mima il rumore di fondo di galassie in sfacelo, il rantolo agonico dell'Universo morente. Immagini agghiaccianti folgorano i nervi ottici dello spettatore, mandandoli in sovraccarico. Sotto la luce incandescente di un Sole della Morte, una letale stella al neon, scorrono le sequenze della decomposizione della carogna di un canide, la carne grigia in putrefazione umida, zeppa di percolati, fradicia dimora di grasse larve che strisciano tra i tessuti necrotici. Sembra di sentire l'odore ammorbante diffondersi nell'aria secca, crepitante di disperazione assoluta. Non ci sono dubbi: questo è puro Connettivismo!   

Immagini termografiche

Corpi che si compenetrano violando le stesse leggi della fisica macroscopica, come se fossero fatti di colla gluonica, come se fossero fluidi subnucleari in vorticoso movimento. Perdono la loro identità in un campo termico di colori abbacinanti, le membra che si fondono nella vertigine. Vomito quantistico.

Fluidi corporei

Esistono vari tipi di energumeni. Se il compagno di Laura ha una sessualità tutta incentrata sulla penetrazione e sul possesso, un suo amico, che la concupisce da tempo, ha un diverso modo di vedere le cose. Così quando la trova sola e già piena di lividi, accade che lei si inginocchia davanti a lui e gli esegue un atto che il suo uomo non le permette: una fellatio. Ovviamente lei è inquadrata di spalle, mentre lui le posa le mani sulla testa, guidandola nella suzione. L'uomo ha un orgasmo incredibilmente forte, come mostrano le sue smorfie e i suoi rantoli. Quando gli ultimi riverberi di piacere si estinguono nel suo fallo, lei si ritrae e sputa una gran quantità di liquido seminale, che finirà presto aggredito dai cagnotti. È una delle poche occasioni in cui viene mostrato lo sperma in un film non hard core

Piaceri solitari

La Porta dell'Inferno, l'orifizio femminile che attrae l'idolatria degli uomini-bestia, è come una ferita che si staglia in un cielo del colore del morbo. La si vede ogni volta che Laura si procura l'orgasmo carezzandosi tra le gambe. Il processo di dissoluzione dei tessuti avanza, fino a divorare ogni parvenza di struttura biologica organizzata. L'ultima volta che la donna si masturba, dal suo ventre esce un flusso di sangue nero che si confonde col percolato cadaverico.   

Un'intervista a Éric Falardeau

Sul sito www.darkveins.com è stata pubblicata un'intervista al regista del film, per leggerla basta seguire questo link:


Reazioni nel Web:
Come già per Contracted, si segnala l'intervento di un troll pestilenziale, il cui scopo evidente è colpire sul nascere qualsiasi tentativo di presentare il corpo e la sessualità come qualcosa di negativo. È davvero un peccato che il suo sito deleterio sia così quotato da comparire al primo posto quando si cerca in Google il titolo del film. Del resto è chiaro che i contenuti sgraditi al Re del Mondo possono soltanto essere ostacolati con tutti i mezzi, anche con quelli più subdoli.

2 commenti:

Kopelev ha detto...

Ottima recensione!

Antares666 ha detto...

Grazie, Fratello!