domenica 19 marzo 2017


SPECIE MORTALE

Titolo originale: Species
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 1995
Durata: 108 min
Colore: Colore
Audio: Sonoro
Lingua: Inglese
Rapporto: 2.35 : 1
Genere: Orrore, fantascienza, thriller erotico
Regia: Roger Donaldson
Soggetto: Dennis Feldman
Sceneggiatura: Dennis Feldman
Fotografia: Andrzej Bartkowiak
Montaggio: Conrad Buff
Effetti speciali: Gino Acevedo, Damon Allison
Musiche: Christopher Young
Scenografia: John Muto
Interpreti e personaggi:
    Ben Kingsley: Xavier Fitch
    Michael Madsen: Preston Lennox
    Alfred Molina: Dott. Stephen Arden
    Forest Whitaker: Dan Smithson
    Marg Helgenberger: Dott.ssa Laura Baker
    Natasha Henstridge: Sil
    Michelle Williams: Sil (giovane)
    Scott McKenna: Hobo ucciso sul treno
    Shirley Prestia: Dott.ssa Victoria Roth
Doppiatori italiani:
    Renzo Stacchi: Xavier Fitch
    Massimo Corvo: Preston Lennox
    Gianni Giuliano: Dott. Stephen Arden
    Roberto Pedicini: Dan Smithson
    Laura Boccanera: Dott.ssa Laura Baker
    Francesca Fiorentini: Sil
Budget: $35 million
Incassi: $113.3 million

Titoli alternativi:

   Argentina e Messico: Especies
   Belgio (Fiandre): De vrouwelijke mutant
   Brasile: A Experiência
   Bulgaria: vidove
   Canada (Quebec): Espèces
   Francia: La mutante
   Grecia: Thanásimo eídos
   Norvegia: Farlig rase
   Polonia: Gatunek
   Portogallo: Espécie Mortal
   Romania: Specii
   Russia: Osob'
   Serbia: Vrste
   Slovenia: Tuja vrsta
   Spagna: Species (Especie mortal)
   Finlandia: Peto e Species - Peto
   Svezia: Species - Hotet från rymden 
   Turchia: Tehlikeli tür 
   Ungheria: A lény

Riconoscimenti:
    1995 - Catalonian International Film Festival
        Migliori effetti speciali a Steve Johnson e
           Richard Edlund
        Candidatura per Miglior film a Roger
           Donaldson
    1995 - Universe Reader's Choice Award
        Miglior trucco a Steve Johnson
    1996 - MTV Movie Awards
        Miglior bacio a Natasha Henstridge e Matthew
           Ashford
        Candidatura per Miglior performance
           rivelazione a Natasha Henstridge
    1996 - Saturn Awards
        Candidatura per Miglior film di fantascienza
        Candidatura per Miglior trucco a Steve
           Johnson, Bill Corso e Kenny Myers
        Candidatura per Migliori effetti speciali a Steve
           Johnson e Richard Edlund

Testi e musiche di Christopher Young:
    Species – 3:43
    A Vibrant Slime – 3:34
    Protostar – 2:57
    Ring Nebula – 5:29
    Fever (Original Main Title) – 2:29
    Species Feces – 4:28
    Bax Max – 3:43
    Milky Way Breasts – 4:54
    Safe Sex – 2:37
    Worm Hole – 2:26
    Son Of Sil – 1:54
    Star Bright – 5:03
  Durata totale: 43:17
 

Trama:

Il SETI, quell'inutile ente che si aspetta di trovare il bavoso e incontinente E.T. di Spielberg tra le stelle, dopo lunghi anni di vana ricerca riceve finalmente un segnale intelligente di origine aliena. La trasmissione dalle profondità cosmiche viene decifrata. Non è il famoso "E.T. telefono-casa" dell'osceno bradipo glabro: si tratta invece della descrizione di un sistema in grado di procurare energia gratuita all'infinito. C'è anche una sequenza di DNA alieno, completa di istruzioni per combinarla con DNA umano per produrre un ibrido. A chiunque sano di mente sarebbe suonato un campanello d'allarme nel cranio. Chi può essere così idiota da pensare di attuare simili istruzioni deleterie credendole innocue? Gli anglosassoni degli States, ovviamente! Senza pensare a possibili conseguenze, un gruppo di scienziati pieni di coglionesco entusiasmo dà origine a una bambina artificiale con DNA ibrido. A questa creatura viene dato il nome Sil. Quando gli scienziati si accorgono che Sil cresce a ritmi incredibili e ha seri problemi, come violente crisi durante il sonno, cominciano a temere qualcosa di grave e decidono di sopprimerla col cianuro. La frittata a questo punto è fatta: Sil trattiene il respiro e riesce a mandare in frantumi il vetro della sua prigione, fuggendo. Come quelli del Governo vengono a sapere l'accaduto, si cagano in mano un bel po' di diarrea. Presi dal panico, incaricano una squadra di scienziati di recuperare l'aliena. Fanno parte di questa formazione Xavier Fitch (il demiurgo di Sil), la bellissima Laura Baker dalla chioma rossa come il fuoco, l'antropologo Stephen Arden, il sensitivo (o meglio mentalista) Dan Smithson e il sicario Preston "Press" Lennox. Intanto Sil subisce una metamorfosi. Nascosta in un vagone letto su un treno, si impupa e in breve tempo dal bozzolo fuoriesce una donna adulta, che ruba degli abiti e si confonde facilmente nella massa. Così arriva a Los Angeles, dove comincia a far danni. Il suo imperativo è trovare un maschio con cui scopare facendosi eiaculare nel vaso procreativo e restando così gravida. Chi si mette di traverso viene da lei ucciso senza pietà né misericordia. Si reca in una discoteca a rimorchiare e trova un bell'uomo, ma quando giunge nella sua villa si accorge che qualcosa non va: il suo partner ha una malattia genertica, il diabete. Sil lo capisce dall'odore. L'accoppiamento non può avvenire perché darebbe origine a una prole difettosa. Così l'uomo dal pancreas malfunzionante viene soppresso. Sil è una donna bellissima e seducente che non perde tempo in preliminari. Non pratica la fellatio e non si lascia leccare. Ha un solo fine: copulare e ricevere lo sperma nel ventre. Un altro potenziale partner che si trova con lei in piscina cerca di sottrarsi quando lei gli dice che vuole un bambino. È preso dal terrore alla sola idea di sburrarle dentro, perché teme che lei lo possa ricattare e costringere a mantenere la creatura fino alla maggiore età. Non sa di aver a che fare con qualcosa che viene da un altro pianeta. Lei non perde tempo: lo uccide. In una discoteca una ragazza le soffia un uomo sotto il naso. Lei la uccide in una latrina. Quando capisce che la squadra di Fitch le dà la caccia, ruba un'auto, inscena un incidente e lascia trovare una sua falange sul luogo dello scontro, per far credere d'esser morta. In realtà Sil fugge, cambia look, il dito amputato si rigenera. Fitch e i suoi festeggiano in un hotel, folleggiando. Laura Baker si introduce nella camera del killer Preston Lennox, lo spoglia e si inginocchia davanti a lui, prendendogli in bocca il fallo e poppandolo avidamente. L'aliena, che adesso ha i capelli neri, entra nell'albergo senza essere riconosciuta, si introduce nella stanza di Stephen Arden e subito si mette a copulare con lui nella posizione della cowgirl: evidentemente l'odore dell'uomo la convince della bontà del suo corredo genetico. Lui le schizza dentro, e subito il ventre di lei si muove, ribollendo di vita in formazione. Stephen rimane agghiacciato ma è troppo tardi: Sil lo uccide. Dan arriva nella stanza tropo tardi. A questo punto l'aliena si strappa la sua forma umana di dosso e assume il suo vero aspetto. Abbatte un muro e si introduce in un condotto fognario. Qui ha luogo la battaglia finale, che si conclude con l'annientamento di Sil e della sua orrida progenie. Tutto sembra concludersi per il meglio, ma le riprese mostrano che un tentacolo dell'atroce creatura, perso durante la lotta, finisce in un anfratto dove attira un ratto di chiavica, che se ne ciba. L'incubo è tutt'altro che finito, ma a questo punto compaiono i titoli di coda. 

Curiosità:

La costruzione in laboratorio di una creatura artificiale servendosi di dati alieni captati dallo spazio è un'idea sinistra e seducente che risale alla miniserie televisiva britannica A for Andromeda (1961), di cui è stato fatto un remake italiano un decennio dopo: A come Andromeda (1972).

Nella sceneggiatura originale Sil doveva uccidesse un autista di taxi spinta dall'arbitrio del momento. La scena è stata cambiata per far sì che il pubblico continuasse a simpatizzare per la ragazza (si sa, è cosa gradita che la gente veda di buon occhio una assassina di bell'aspetto): all'omicidio è stata fornita una motivazione percepita come legittima, ossia l'autodifesa.

La MGM desiderava di evitare costi giudicati inutili - essendo i suoi dirigenti più tirchi dei Cartaginesi - così cercò di impedire che fosse girata la scena in cui Sil si imbozzolava in treno. H.R. Giger, vero padre della creatura, si oppose a questa decisione insensata, reputando la scena di importanza capitae. Dovette pagarne la produzione con i propri soldi.

La colonna sonora, opera di Christopher Young, è stata pubblicata da Intrada in formato CD nel 1995, con numerose ristampe. Il genere è definito come "Electronic, Stage & Screen", mentre lo stile è "Modern Classical, Score". Sembra che sia tuttora possibile acquistarlo online.  

Sequel: 

Species II, regia di Peter Medak (1998)
Species III, regia di Brad Turner (2004)
Species IV - Il risveglio, regia di Nick Lyon (2007)

Recensione:

Il film di Roger Donaldson è stato sottovalutato e ritenuto un prodotto di serie B rispetto ad Alien di Ridley Scott (1979), pur trattando in sostanza lo stesso argomento: la riscrittura del DNA umano ad opera di materiale genetico alieno. La differenza sostanziale è che mentre nel film di Scott questa riscrittura avviene per opera di un parassita che si sviluppa nella vittima, nel film di Donaldson il genetico alieno è usato per creare in laboratorio un ibrido che in natura non potrebbe esistere. Sono convinto che qualche merito Specie mortale lo abbia senz'altro. 


Una fulva molto lasciva 

Siamo di fronte a un assoluto capolavoro della fantascienza erotica. L'attrice più sensuale del cast non è a parer mio Natasha Henstridge, che interpreta Sil. Le mie preferenze vanno alla fulva e sensualissima Marg Helgenberger, che interpreta la dottoressa Laura Baker. Donna immensamente libidinosa, potrebbe sciogliere un iceberg col suo calore. È una fellatrice spermatofaga capace di far deviare un uomo dalla virtù e da ogni suo principio etico, e persino di fargli rinnegare la sua religione. La sequenza centrale del film è quella in cui si reca nella stanza di un suo collega e lo seduce, succhiandogli il membro eretto per ottenere in bocca il suo seme e ingoiarlo con voluttà.


Lasciando il giudizio ai lettori e intimando ai minori di non entrare, riporto il link allo spezzone, che si trova su un sito pornografico: 


La persecuzione dei diabetici nel mondo
anglosassone 

Specie mortale parla di un argomento che per il pubblico di lingua inglese è un gravissimo tabù, ritenuto ancor più traumatizzante della pedofilia, dell'incesto e del cannibalismo: il diabete! Tremenda nel mondo anglosassone è infatti la discriminazione nei confronti dei diabetici e in special modo di coloro che soffrono di diabete II - quello che compare in età adulta, da cui io stesso sono affetto. Le autorità sanitarie credono che tale malattia insorga a causa della vita dissoluta dei pazienti e cercano con ogni mezzo di porre le basi per impedire loro di curarsi. Se un diabetico II ha un problema e necessita di cure urgenti, i medici violano tranquillamente il giuramento di Ippocrate e lasciano che le condizioni del malato si incancreniscano. Se poi questi muore, il personale sanitario fa festa ed è convinto di aver acquisito benemerenze agli occhi di Dio e del genere umano per aver evitato spese mediche insostenibili alla Nazione. In Nuova Zelanda uno chef sudafricano è stato espulso perché in sovrappeso: le autorità sanitarie hanno espresso il terrore che potesse diventare diabetico, aggiunendo che in tal caso avrebbe gravato sulle spese pubbliche, cosa che era giudicata un affronto sanguinoso. Negli States sono innumerevoli i diabetici che nascondono le loro condizioni alla famiglia per timore di essere rinnegati, espulsi e diseredati. Si possono curare soltanto persone molto ricche, per gli indigenti non c'è altra possibilità all'infuori dello sfacelo e della morte. In Facebook si trovano non pochi commenti di cittadini inglesi che invocano lo sterminio dei diabetici, affermando di non voler "pagare per l'altrui ghiottoneria". Questi mostri sono proprio quei "Liberatori" che hanno seppellito la Germania sotto un tappeto di bombe incendiarie e che si lamentano di non essere riusciti a processare il dottor Mengele. 

Il Genio della Specie

Sil sa fiutare il genoma dei potenziali partner, soltanto da pochi feromoni comprende ogni cosa sul loro stato di salute. In base a questo giudica se il genoma annusato meriti di essere propagato o debba essere consegnato all'Oblio. Non si creda che questo sia poi molto distante dalla nuda e cruda realtà delle cose! In ogni essere umano di sesso femminile agisce lo stesso identico meccanismo genetico, che porta le donzelle a scegliere come partner i peggiori energumeni. La differenza è che mentre l'ibrida aliena Sil è capace di perforare la giugulare degli energumeni e di farli crollare morti sul pavimento di una latrina, per poi scomparire nella notte, le umane non hanno queste capacità e subiscono le conseguenze delle loro scelte luttuose - salvo poi frignare ed esporre una lunga serie di scarpette rosse ogni volta che una di loro soccombe al partner selezionato come ideale prosecutore della Specie. Nel film Sil agisce e seleziona per far sì che ciò che è feroce possa prevalere: la sua prole non è letale a causa della stupidità dello scimmione che presta il seme, ma a causa del corredo genetico alieno che domina il processo di riscrittura del DNA. Non nasconderò la verità innegabile. Le femmine umane hanno decretato l'estinzione dei poeti e dei filosofi, moltiplicando i bruti. Inutile dire che una specie che permette questo è giunta al suo stadio terminale: se dallo Spazio giungesse la sua Nemesi, riderei come un pazzo di Dio ed eleverei inni senza fermarmi un attimo, in preda all'ebbrezza, andando con gioia verso la morte!     

Reazioni della stampa e nel Web 

Riporto nel seguito alcuni interventi su questo film, che possono essere facilmente reperiti nel Web (ad esempio su Wkipedia). Alcune frasi sembrano interessanti per i dettagli che forniscono, altre sono di una banalità assoluta e di una noia a dir poco mortale. Metafore, immigrazione, politica radical shit e altre cazzate da salotto, ancora un po' salta fuori anche il disagio

«Se nell'ambientazione dell'epilogo sono evidenti le memorie del primo Alien, la parentela tra Sil e il mostro del film di Ridley Scott è lampante (l'autore, il premiato Hans Rudi Giger, è lo stesso). Vogliamo spingerci fino a vedere in Specie mortale simbologie prenatali (i cunicoli uterini) o allegorie di maternità frustrata? Più prudente limitarsi a considerarlo un thriller fantascientifico di pura evasione, nei limiti, peraltro, accurato ed efficace.»
(Roberto Nepoti La Repubblica del 4 marzo 1996)

«Disegnata dal talento di H. R. Giger (il papà di Alien), Specie mortale ha raccolto un certo successo in patria, grazie all'accoppiata sesso e mostri, ma Roger Donaldson non è capace di mettere un'idea portante alla materia, la lascia allungarsi sugli effettacci horror, sulle copulazioni mostruose, in un ritmo lentissimo e senza l'ombra di vera suspense: c'è solo il trionfo barocco del Trucco Ripugnante. Il contesto ha questa mantide sexy omicida è la Los Angeles dove tutto è possibile e dove ciascuno al momento giusto urla "oh mio Dio!" mentre alla fine i ragazzacci si consolano con "tutto ok, tutto a posto, tesoro". Il confine col ridicolo è spesso superato e il racconto offre la spiacevole sensazione di girare a vuoto.»
(Maurizio Porro Corriere della Sera del 15 febbraio 1996)

«Donaldson, che nelle interviste parla di metafora del colonialismo e delle invasioni (oltre al proprio Dna gli alieni inviano sulla Terra tecnologia "pulita" e benefica, come fece a suo tempo l'Occidente civilizzatore), si perde ben presto dietro ai cliché del film d'azione. Quanto al look della creatura, che alterna i canonici 90-60-90 a fattezze da locusta, è curato dal Giger di Alien. Ma tanto è vistosa l'eredità del film capostipite, quanto pallida l'eco della sua forza. Se questi sono i kolossal fantastici di oggi, ridateci la cara vecchia serie B.»
(Fabio Ferzetti Il Messaggero del 12 febbraio 1996)

«Controversa produzione realizzata con il limitato budget di 30 milioni di dollari, con i talenti riuniti di Richard Edlund (curatore anche degli effetti visivi della saga di Guerre stellari) e di Hans Rudi Giger (ideatore del mostro di Alien) e con un cast solido ma privo di una vera e propria star: la splendida esordiente Natasha Henstridge nel ruolo di Sil avrebbe poi finito con il monopolizzare il successo. Va comunque ricordato, nel ruolo dell'antropologo Arden, vittima di Sil e involontario "padre" della sua creatura, l'attore Alfred Molina (la guida che tenta di rubare la statuetta d'oro ad Indiana Jones nel prologo de I predatori dell'arca perduta), che impersona il terribile Dr. Octopus nel recentissimo Spider Man 2. Nelle intenzioni del regista Donaldson il soggetto dovrebbe suggerire una metafora del moderno colonialismo, ma qualche commentatore vi ha letto anche un discorso sulla maternità negata, agganciando le peripezie della perseguitata madre aliena alle scenografie "uterine" dei vicoli e dei cunicoli bui. Senza soffermarci a ricercare referenze tematiche letterarie o a cogliere derivazioni stilistiche dal primo Alien, il film va forse più prudentemente considerato come un onesto lavoro di pura evasione che mette efficacemente a servizio della fantascienza gli stereotipi dell'horror e del thriller erotico.»
(Fantafilm)

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