L'OFISMO: UN'ANTICA FORMA
DI SINCRETISMO GNOSTICO
DI SINCRETISMO GNOSTICO
I sistemi gnostici dei Naasseni, detti anche Ofiti, hanno la peculiarità di ritenere il Serpente che tentò Eva come il Portatore di Conoscenza, ossia della capacità di distinguere tra Bene e Male preclusa al Demiurgo. Il Demiurgo Jaldabaoth, considerato inferiore al Vero Dio, è identificato con il Geova dell'Antico Testamento. Gli stessi nomi di questi gnostici sono molto interessanti. Ofiti viene dal greco ophis 'serpente', ed è a sua volta una traduzione letterale di Naasseni, dall'ebraico nahash, che pure indica il rettile strisciante.
Se vogliamo fare un confronto con le dottrine dualiste del Medioevo, risulta chiaro che il Catarismo non appartiene alla classe di sistemi gnostici ofiti, in quanto non ammette un ruolo positivo per il Serpente. Per l'Insegnamento dei Buoni Uomini, il Serpente è infatti il prodotto dalla bava di Satana-Geova, che ha insegnato ad Eva l'accoppiamento penetrandola con la coda. In ogni caso, comune al Catarismo e allo Gnosticismo dei Naasseni è la visione dello spirito gettato in un abisso di tenebra da cui non riesce più ad uscire. Questo è evidente ad esempio dalla lettura dell'inno tramandatoci da Ippolito nei Philosophoumena (V, 10, 2):
Gesù ha detto: Guarda, Padre.
Perseguitata dai mali, sulla terra,
Lontano dal tuo afflato essa vaga:
Cerca di fuggire il crudele caos,
E non sa come attraversarlo.
Per molti versi, i Naasseni si allontanavano dallo Gnosticismo di matrice cristiana, al punto che alcuni propongono di considerare la loro religione una forma di Gnosticismo pagano influenzato da elementi giudaizzanti. Ad esempio, il loro culto per il Serpente arrivava al punto che essi lo indentificavano addirittura con Cristo e lo credevano inviato dalla Sophia. Qualche studioso ha ravvisato nella mitologia anche influenze persiane ed egiziane. Oltre che in antiche forme di culto misterico pagano, le basi dottrinali dell'Ofismo sono da ravvisarsi in due brani biblici, uno dell'Antico Testamento e uno del Nuovo. Infatti in Numeri 21 si legge:
Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: "Perché ci avete fatti uscire dall'Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c'è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero". Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti velenosi i quali mordevano la gente e un gran numero d'Israeliti morì. Allora il popolo venne a Mosè e disse: "Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; prega il Signore che allontani da noi questi serpenti". Mosè pregò per il popolo. Il Signore disse a Mosè: "Fatti un serpente e mettilo sopra un'asta; chiunque, dopo essere stato morso, lo guarderà resterà in vita". Mosè allora fece un serpente di rame e lo mise sopra l'asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di rame, restava in vita.
In Giovanni 3, 14 si ha invece:
E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'Uomo.
Sembra evidente che la stravagante identificazione del Serpente con Cristo poggia su un'interpretazione letterale di Giovanni 3, 14.
I Naasseni sopravvissero più a lungo di altri gruppi gnostici: Agostino di Ippona li descrive, affermando che praticavano l'allevamento dei serpenti, facendo poi sfiorare ai rettili il pane che usavano per un sacramento eucaristico. Dall'inizio del V secolo d.C. le tracce dell'Ofismo si perdono, a seguito della repressione sempre più aspra da parte dell'Impero ormai convertito al Cristianesimo niceno. Non si conosce il nome del fondatore del movimento degli Ofiti. Tuttavia è certo che avevano una letteratura che comprendeva la Predica dei Naasseni e il Diagramma degli Ofiti. Questi due complessi testi teologici sono andati perduti, ma ne esistono descrizioni molto dettagliate nei lavori di due autori ostili: il pagano Celso e il cristiano Origene. Tra l'altro, il Catarismo ha numerosi elementi in comune con la teologia di Origene, tanto che secondo alcuni autori (Duvernoy et al.) sarebbe derivato storicamente dal monachesimo origenista e privo di connessioni dirette con lo Gnosticismo. In altre parole, gli elementi gnostici del Catarismo sarebbero frutto di una convergenza evolutiva. Le ipotesi di Duvernoy non sembrano in ogni caso del tutto convincenti. Credo che ci vorranno ancora molti anni di discussioni e di studio per fare un po' di chiarezza.
Nonostante la Chiesa di Roma avesse ordinato la distruzione di tutti gli scritti ofiti, qualcosa è stato possibile recuperare: tra i testi gnostici scoperti a Nag Hammadi nel 1945 qualcuno è da ascriversi ai Naasseni. Riporto infine un aneddoto. Un'amica che non sento da tempo mi ha raccontato una volta di un prete delle sue parti che in un'occasione avrebbe fatto una predica bizzarra attribuendo un ruolo positivo al Serpente. Anche se la notizia è quasi di certo inattendibile, la cosa mi suscita una qualche curiosità.
Nessun commento:
Posta un commento