L'Informazione Introduttiva è una descrizione, riportata in un'opera scritta da Moneta da Cremona, delle caratteristiche salienti dei Catari Radicali e dei Catari Moderati. Tutti i punti sono trattati in modo chiaro e lineare, immediatamente comprensibile, da un autore che era contemporaneo ai fatti e che poteva conoscere la Dottrina dei Buoni Uomini e i loro costumi per esperienza diretta. Questo resoconto è privo, come chiunque può constatare, delle tinte forti e calunniose che si trovano altrove (la parola più ostile e forte che ho potuto trovare è "falsamente"). Inoltre quanto riportato in tale sede è del tutto congruente con tutti i testi catari a nostra disposizione, ad esempio il Libro dei Due Princìpi e la Cena Segreta. Di fronte a tutto questo devono tacere quei detrattori che si spacciano per simpatizzanti dei Buoni Uomini e che invece attribuiscono loro dottrine che non hanno mai avuto. Non si può negare il contenuto dualista del Catarismo, né ridurne l'essenza a un fatto puramente politico o sociologico. Non si trova qui alcuna traccia di spazzatura e di disinformazione tipo Maddalene, Santo Graal e Merovingi, ma soltanto una chiara affermazione di forme di docetismo. Così come si vede chiaramente che il massimo spazio è dato nell'introduzione di Moneta al Catarismo Radicale, mentre del Catarismo Mitigato si parla molto meno. Questo non può essere spiegabile se non ammettendo che il Catarismo Mitigato è nato come sviluppo secondario a partire dall'unica originale forma di Dualismo, che è quella Assoluta. Se fosse vero quello che molti detrattori dicono, ossia se il Catarismo Radicale fosse una forma di "irrigidimento" e di "deviazione dottrinale tarda", non si spiegherebbe questa dovizia di dettagli coerenti.
Moneta da Cremona (1180 - dopo il 1238) era un inquisitore dell'Ordine Domenicano, che conobbe personalmente Domenico di Guzmán. Dobbiamo pensare che, avendo egli la missione di annientare il Catarismo, fosse interessato a conoscerlo nel massimo dettaglio, non di trasmetterne una conoscenza falsata, offuscata e approssimativa - come piacerebbe a coloro che ai nostri giorni vorrebbero snaturarlo. Altrimenti perché avrebbe dovuto cavillare e scrivere un libro monumentale? Non avrebbe fatto distinzioni e avrebbe detto le stesse identiche cose non soltanto su tutti i Catari, ma persino sui Valdesi - la cui teologia è invece nicena come quella cattolica. Occorre notare che nessun autore a conoscenza dei fatti si è mai sognato di reputare i Valdesi dualisti. Non si deve quindi credere che gli inquisitori sbavassero dall'ansia di appiccicare a chiunque l'etichetta di "manicheo". In quanto agenti dei Demoni, i Frati Predicatori erano sì intrisi fino al midollo di malvagità, ma al contempo erano intelligenti e colti: come sarebbe stato loro possibile combattere la Verità usando la stoltezza?
Ritenendo la cosa di somma utilità, ho trascritto la descrizione di cui sopra, già riportata nel volume di Durernoy "La Religione dei Catari".
L'INFORMAZIONE INTRODUTTIVA DI MONETA
(Adversus Catharos et Valdenses, Ms. Latino 3656 della Biblioteca Nazionale di Parigi)
Quelli che ammettono due princìpi
I primi affermano due princìpi senza inizio né fine. Dicono che esiste un Padre di Cristo e di tutti i giusti, Dio di luce. L'altro dio, credono che sia quello di cui Cristo ha detto (Giovanni, 14,30): "Perché viene il principe di questo mondo, ecc.". Qesto credono che sia "il Dio... che acceca la mente degli increduli" (II Lettera ai Corinzi, 4,4) e il Dio delle Tenebre.
Credono che egli abbia creato i quattro elementi che vediamo, cioè la terra, l'aria, l'acqua e il fuoco e ogni cosa che si trova su questa terra, nell'acqua o nell'aria. Ugualmente, questo cielo visibile e tutto ciò che lo guarnisce, cioè il sole, la luna e le stelle.
Credono anche che sia questo il Dio di cui Mosè dice nel Genesi al capo 1: "In principio Dio fece il cielo e la terra, ecc." Ciò che è detto nei libri del Genesi, dell'Esodo, del Levitico, dei Numeri e del Deuteronomio, credono che sia stato e detto da lui. Ad eccezione dei 16 profeti, dei Salmi, dei 3 libri di Salomone, dei libri della Sapienza e dell'Ecclesiastico di Gesù figlio di Siracide, dicono che tutta la scrittura dell'Antico Testamento è sua. Alcuni di loro accettano, tuttavia, Giobbe e l'intero Esdra insieme ai Profeti e i 5 libri detti sopra.
Credono che le cose visibili e passeggere di questo mondo derivano da lui per creazione. Viceversa, credono che Dio, il Padre di Cristo e dei giusti, sia il creatore delle cose eterne e permanenti, e credono che si sia creato quattro altri elementi e tutto quel che di essi è fatto, come pure de cieli e che li abbia guarniti di un altro sole, che non è quello visibile, di un'altra luna e di altre stelle.
Dicono e credono anche che al Dio santo e vero appartenga una quantità di esseri celesti composti di tre parti, che sono il corpo, l'anima e lo spirito. L'anima è nel corpo, ma lo spirito, che è il custode dell'anima e la sua guida, non è nel corpo. Ciascuna delle anime create dal Dio buono ha un suo spirito particolare come guida.
Credono che il diavolo, chiamato Satana, essendo geloso dell'Altissimo, salì di nascosto nel cielo del Dio santo, dove sedusse con discorsi ingannevoli quelle anime e le portò su questa terra e nell'aria fosca. Credono che sia lui l'"amministratore disonesto" di cui parla il Signore il Luca (16,8): "Il Maestro lodò l'amministratore disonesto".
Credono e dicono che il diavolo, inorgoglito dell'inganno consumato in cielo, osò persino di salirvi con i suoi complici. Lì diede battaglia a Michele arcangelo, fu vinto e precipitò in basso. Questo è il combattimento che vedono nell'Apocalisse (12,7): "Una gran battaglia fu combattuta in cielo. Michele e i suoi angeli si battevano contro il Dragone, e il Dragone si batteva insieme ai suoi". Tutto ciò lo prendono alla lettera.
Credono pure che Satana, precipitato dal cielo da Michele, rinchiuse quelle anime nei corpi di questo basso mondo come in delle prigioni, e ve le tiene chiuse giorno per giorno.
Dicono che quelle anime sono "la terza parte delle stelle". È la terza parte delle creature del Dio santo, secondo loro, poiché dicono, come abbiamo visto, che ogni essere, nella Corte celeste, è composto delle tre parti che abbiamo detto.
Credono che quelle anime sono state precipitate dal Padre dei giusti a motivo del loro peccato, allorché credettero al diavolo in cielo, e credono che Gesù è venuto dal cielo in terra per riscattarle. Le anime celesti, che chiamiamo dèmoni, secondo loro, fanno penitenza nei corpi, dalla venuta di Cristo, tanto del peccato commesso in cielo che degli altri peccati commessi nel mondo attuale. E dicono che la penitenza ha inizio dal momento che adottano la loro fede e ricevono da essi l'imposizione delle mani.
Della imposizione delle mani, dicono che essa è il battesimo dello Spirito Santo e non il battesimo d'acqua materiale, e credono che in tale imposizione delle mani ogni anima accoglie il suo spirito particolare, quello che aveva avuto in cielo, perché guidi la sua condotta e la custodisca. ma alla fine, cioè nell'ultimo Giorno, quando tutte avranno portato a termine la loro penitenza, esse ritorneranno insieme in cielo e riprenderanno il corpo lasciato al suolo nella Corte celeste. A conferma, mettono avanti questo passo di Matteo (24,28): "Là dove sarà il corpo, si aduneranno le aquile". Tale ripresa del proprio corpo, che si risolleva nella patria celeste, è per loro la resurrezione dei corpi dei morti, di cui spesso si parla nella Scrittura.
Non credono che il Figlio e lo Spirito Santo siano Dio per natura, ma soltanto creature del Dio Onnipotente. Credono anche il Padre maggiore del Figlio, e distinto da lui e dallo Spirito Santo nella sostanza, e il Figlio maggiore dello Spirito Santo e distinto da lui nella sostanza.
Distinguono tra l'anima e lo spirito. Introducono in tal modo una distinzione tra lo Spirito Santo, lo Spirito Paracleto e lo Spirito Principale. Chiamano Spirito Santo uno qualsiasi di quelli spiriti che Dio Padre, a loro avviso, ha dato alle anime come custodi. Questi spiriti li chiamano santi, cioè stabili, perché sono rimasti stabili e non furono né ingannati né trascinati via dal diavolo. Lo Spirito Paraclero dicono che è lo Spirito Consolatore, al momento di ricevere il Consolamento in Cristo. Dicono che ci sono tanti Paracleti creati da Dio. Lo Spirito Principale dicono che è lo Spirito Santo, ed è a lui che pensano quando pregando dicono Adoremus Patrem et Filium et Spiritum Sanctum. Quest'ultimo per loro è maggiore degli altri. Per questo motivo lo chiamano Principale. Dicono che è di una bellezza indicibile, tanto che è lui che "gli angeli bramano contemplare". Così interpretano la I Lettera di Pietro (1,12).
Credono anche che lo Spirito Santo non è stato conferito a nessuno prima della resurrezione di Cristo (ciò che credono anche gli altri catari), ma per di più che non è stato conferito prima della Pentecoste.
Credono che la Vergine Maria fu di natura celeste e che non ebbe un corpo umano, ma un corpo celeste, che non apparteneva alla creazione presente, passeggera; che ebbe un'anima e uno spirito incaricato di custodire l'anima. Dicono e credono anche che Cristo discese in seno di Maria, inviato dal Padre in corpo, anima e spirito, e che non trasse dalla Vergine altro che quello che aveva portato con sé in lei.
Venuto il momento, uscì e nacque dal corpo di Maria, senza però prendere nulla da lei, ed è in questo senso che credono che quella frase di Giovanni (2,4) sua stata pronunciata da Cristo: "Donna, che cosa c'è in comune tra te e me?", come se dicesse (secondo la loro falsa interpretazione): "Da te non ho ricevuto nulla". Credono anche che egli non fece uso degli alimenti di questo mondo e che non provò né fame né sete.
Credono che egli abbia sofferto e sia morto in questo corpo celeste, e nondimeno senza dolore, quando il suo corpo fu abbandonato dall'anima e dallo spirito, come dice Giovanni (19,20): "Reclinando la testa, rese lo spirito". Dicono che, tre giorni dopo, quell'anima e quello spirito ritornarono al corpo nel sepolcro, e fu così che risuscitò dai morti. Credono che apparve in quel corpo per 40 giorni ai suoi discepoli, e che il suo corpo fu veduto da essi; che fu tangibile e visibile per degli uomini in virtù soltanto della potenza e della volontà di Dio. Dicono che è salito al cielo con quel corpo il quarantesimo giorno e che siede trionfante alla destra del Padre, in quanto vittorioso su Colui che aveva il dominio della morte, cioè il diavolo. Per tale vittoria il Padre gli ha conferito ogni potere sul cielo e sulla terra. Quanto a sapere se verrò per il Giudizio nella medesima carne, è una questione discussa. Vi sono, difatti, fra di loro quello che pensano che esso sia già avvenuto.
Non credono che Cristo abbia mai fatto un miracolo materiale, nonostante che secondo le Scritture sembra che ne abbia fatti. È in senso spirituale che essi interpretano il cieco che riebbe la vista, Lazzaro resuscitato o i malati guariti.
Negano la resurrezione di tutti questi corpi qui, sostenendo che la resurrezione è quella dei corpi celesti di cui abbiamo detto. Negano tutti i sacramenti della Chiesa romana, il battesimo, la cresima, il corpo di Cristo e il sacramento della penitenza, come l'abbiamo noi, il matrimonio e l'estrema unzione. Negnao che le sofferenza attuali, come le malattie fisiche, vengano da Dio, Padre dei giusti. Non credono sia lecito nutrirsi di carne, di vuova o di formaggio, né giurare, né uccidere per nessun motivo. Rifiutano anche le immagini delle chiese e l'adorazione della croce.
Negano il libero arbitrio e sostengono che il popolo di Dio esiste da tempo immemorabile. Infatti non chredono che il Dio santo crei nuovi spiriti e nuove anime.
Credono che i Profeti abbiano profetizzato in un altro mondo prima della creazione del mondo presente e che le loro profezie debbano essere prese alla lettera.
Quello che credono coloro che ammettono un solo principio, e in cosa si differenziano o sono in contrasto con gli altri
Vediamo adesso in parte l'opinione di ocloro che ammettono un solo creatore. Essi si distinguono dagli altri per il fatto che per loro c'è un unico creatore, mentre per gli altri ce ne sono due. Infatti sostengono che il Principe di questo mondo... che la Scrittura chiama diavolo e Satana... separò in quattro elementi la materia primordiale dopo che essa era stata creata da Dio. In tal modo differenziò le specie delle cose, così come le viediamo. Credono che questo Principe del mondo sia chiamato il "Dio del secolo presente", ed in ciò sono d'accordo con gli altri, ma non credono che sia Dio per natura, ma piuttosto una creatura del Dio sovrano, Padre dei giusti. Sono d'accordo con gli altri nel credere che l'Antico Testamento provenga dal diavolo. Si distinguono riguardo ai Profeti, dicendo che essi parlarono sia per ispirazione propria, sia per ispirazione maligna, sia per virtù dello Spirito Santo. Ne viene che li accettano solo sui punti che vogliono. I primi, li accettano interamente e dicono che furono buoni; questi dicono che furono malvagi, benché abbiano detto qualcosa di buono a proposito di Cristo.
Negano tutti i sacramenti della Chiesa come i primi e sostengono che l'imposizione delle mani è il battesimo dello Spirito Santo, come loro. Negano anche la risurrezione dei corpi, ma si distinguono dai primi, i quali affermano la risurrezione dei corpi celesti; da parte loro sostengono la risurrezione dei "corpi spirituali", cioè dell'uomo interiore.
Credono che Dio Padre sia maggiore del Figlio e il Figlio maggiore dello Spirito Santo; in ciò non differiscono dagli altri, ma se ne separano in quanto credono che il Figlio sia Dio per natura come lo Spirito Santo.
Non credono che Cristo abbia portato seco dal cielo la natura umana, come i primi, ma che l'abbia tratta dal seno della Vergine Maria. Si dividono pure tra di loro, perché gli uni credono che il suo corpo sia stato fatto materialmente dal corpo della Vergine, mentre gli altri non lo credono.
Questi ammettono il libero arbitrio, che i primi negano. Alcuni sostengono anche, distinguendosi in questo dai primi, che gli spiriti o le anime non sono stati creati da Dio sempre di nuovo, ma che l'anima si trasmette dall'anima, come la carne dalla carne.
Sostengono che dei miracoli materiali sono stati fatti da Cristo e dai suoi discepoli.
Sostengono che la trasmissione si effettua a partire da un germe angelico, vale a dire che dall'anima di Adamo, che fu celeste, discese in questo mondo e fu a forza messa dentro un corpo terreno dal diavolo.
Come i primi, rifiutano di servirsi di carne, di uova e di formaggio, non ricorrono alla giustizia secolare e non giurano. Inoltre attaccano la Chiesa riguardo alle immagini e alla Croce, come i primi.

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