giovedì 4 giugno 2020

UNA GLOSSOLALIA RIVELATAMI IN UNO STATO EUFORICO

Presento per il vostro piacere filosofico una lingua che ho assemblato con grande facilità, mentre ero in stato di veglia e perfettamente lucido. Il fatto risale al 2016. All'improvviso, mentre stavo davanti al computer durante una fredda giornata, mi sono messo a proferire glossolalie del cui significato e della cui struttura grammaticale ero consapevole. Questo è un fenomeno che di norma non capita ai glossolalici.
 
Tutto è cominciato con una sola parola, lunga e complessa. L'ho subito trasritta, usando un'ortografia semplice (χ indica un forte suono aspirato, come ch nel tedesco Achtung, ma più intenso; γ indica lo stesso suono, ma sonoro; z indica la s sonora di rosa, mentre dz indica la z sonora di gazza; v si pronuncia come in italiano; i dittonghi, -au- e -iu-, hanno l'accento sulla prima vocale, così -iu- trascrive -ìu-; l'accento cade sempre sulla prima sillaba). Le vocali sono soltanto quattro: a, i, o, u. Manca la vocale e. Ecco la sorprendente parola che ha dato inizio a questa esperienza:
 
awaχ-miudziks-aramfuzd-nasχapχ = animale che uccide i gatti, li mette nella merda e li mangia pieni di vermi. 

La parola composta indica il panda rosso (animale tabù). L'attribuzione di tali abitudini alimentari al simpatico animaletto è frutto di un'intensa superstizione. Il vero nome della creatura non può essere pronunciato, così si ricorre a una complessa perifrasi.  
 
Così ebbi a scrivere, pieno di entusiasmo: 

"Uno spirito mi insegna una lingua, che sto apprendendo in modo rapido: fu = merda; ara = corpo; arafu = merda del corpo; nasχ = verme; aranasχ = verme del corpo; funasχ = verme della merda; apt = egli mangia; apχ = che mangia; furapχ = coprofago. Come ho composto la frase "Gianni furapt" lo spirito ha mostrato segni di grande allegria. Adesso lo sanno anche gli spettri del Neolitico il segreto dell'ottimo Gianni." 
 
Mi sono fatto l'idea di un popolo di cacciatori dell'epoca neolitica, che viveva nella gelida tundra asiatica. Genti molto bellicose dagli strani caratteri somatici: pelle chiara, capelli rossi e occhi con la plica mongolica, naso schiacciato, corporatura tarchiata. 
 
La grammatica è molto complessa per il gran numero di forme, ma non è difficile capire le regole della declinazione, della coniugazione dei verbi e della formazione dei composti.
 
Faccio una breve lista di elementi grammaticali. 

I plurali sono spesso invariati, mentre in numerosi casi sono formati in modo irregolare, talvolta addirittura suppletivo.
Non esiste alcuna distinzione di genere grammaticale in alcuna parte del discorso. Con buona pace delle femministe, questa è la lingua di una società a privilegio maschile.
 
Suffissi pronominali:  

-mb, io; mio 
-r, tu; tuo 
-d (-t), egli, ella; suo 
-γu, noi; nostro 
-sva, voi; vostro 
-m, essi, esse; loro  
 
Questi suffissi servono sia a costruire le forme possessive dei sostantivi che a coniugare i verbi.
 
Pronomi personali separati: 
 
himb, io 
hir, tu 
hid, egli, ella 
hiγu, noi 
hisva, voi 
him, essi, esse 

Alcuni suffissi della declinazione: 

-nu, di (genitivo) 
-ni, a (dativo)
-s, in (locativo) 

Sono presenti concatenazioni di suffissi. L'ordine è il seguente: 

genitivo in -nu + suffisso possessivo
dativo in -ni + suffisso possessivo 
suffisso possessivo + locativo in -s 
 
Questa è la lista di vocaboli e di forme declinate o coniugate, che ho iniziato a trascrivere, spinto dall'ispirazione: 
 
awa-, vivere 
awamb, io vivo 
awar, tu vivi 
awad, egli vive 
auγu, noi viviamo 
ausva, voi vivete 
awam, essi vivono 
awaχ, animale
auχomb, il mio animale
auχor, il tuo animale
awaχt, il suo animale
auχoγu, il nostro animale 
auχosva, il vostro animale 
auχom, il loro animale
auχo, bestiale; ricco di animali
 
miu, gatto, gatti
dzik-, uccidere
dzikimb, io uccido 
dzikir, tu uccidi
dzikt, egli uccide
dzikiγu, noi uccidiamo 
dziksva, voi uccidete
dzikim, essi uccidono 
dziks, uccisore (< *dzik-χ)
miudzik-, uccidere gatti (termine tabù)
miudzikt, egli uccide gatti
miudzikim, essi uccidono gatti
miudziks, uccisore di gatti 
awaχdzik-, uccidere animali 
awaχdzikt, egli uccide animali
awaχdzikim, essi uccidono animali
awaχdziks, uccisore di animali
 
ara, corpo 
aramb, il mio corpo 
arar, il tuo corpo
arad, il suo corpo
araγu, il nostro corpo
arasva, il vostro corpo
aram, il loro corpo
fu, merda
arafu, merda del corpo
aratfu, merda del suo corpo
aramfu, merda del loro corpo
fus, nella merda
fuz-, mettere nella merda
fuzd, egli mette nella merda
aradzik-, uccidere corpi, sterminare
aradzikt, egli stermina
aradzikim, essi sterminano
aradziks, uccisore di corpi, brotoloigòs
aras, nel corpo
araz-, mettere nel corpo 
arambz, nel mio corpo 
arambz-, mettere nel mio corpo
arambzimb, io metto nel mio corpo
arars, nel tuo corpo 
ararz-, mettere nel tuo corpo
aradz, nel suo corpo
aradz-, mettere nel suo corpo 
araγus, nel nostro corpo 
araγuz-, mettere nel nostro corpo 
arasvas, nel vostro corpo 
arasvaz-, mettere nel vostro corpo
aramps, nel loro corpo
arambz-, mettere nel loro corpo  
arambzumb, io metto nel loro corpo 

nasχ, verme
nasχo, verminoso 
nasχomb, il mio verme
nasχor, il tuo verme
nast, il suo verme
nazγu, i nostri vermi
naχsva, i vostri vermi (< *nasχ-sva)
nasχom, i loro vermi
ap-, mangiare
apχ, mangiante, che mangia 
apamb, io mangio 
apar, tu mangi
apt, egli mangia
abγu, noi mangiamo
apsva, voi mangiate
apam, essi mangiano
nasχap-, mangiare vermi
aranasχ, verme del corpo, cagnotto
aranasχapt, egli mangia i cagnotti
aranasχo, pieno di cagnotti
furap-, mangiare merda
furapt, egli mangia la merda
furapam, essi mangiano la merda
furapχ, coprofago
Gianni furapχ, Gianni è un coprofago
Gianni furapt, Gianni mangia la merda
miufu, merda di gatto
awaχdzik-, uccidere animali
awaχdziks, uccisore di animali
auχap-, mangiare animali, i.e. mangiare carne
auχapamb, io mangio carne 
auχapar, tu mangi carne
auχapt, egli mangia carne
auχabγu, noi mangiamo carne
auχapsva, voi mangiate carne
auχapam, essi mangiano carne
awaχfu, merda di animali
funasχ, verme della merda
funasχo, pieno di vermi della merda 

mivap-, mangiare gatti (termine tabù)
mivapχ, mangiatore di gatti (termine tabù) 
mivara, il corpo di un gatto

bir, nero
pniχ, bianco
mars, giallo
goza, cane
gosχo, lupo
χo, il male
dar-, fare 
daramb, io faccio 
darar, tu fai 
dard, egli fa 
darγu, noi facciamo 
darsva, voi fate 
daram, essi fanno 
darχo, azione malvagia 
χodar, assassino, uomo tabù
χodar-, assassinare
midir, miele
midirχo, miele tossico
midirdar, ape (termine tabuistico)
arabir, uomo nero; pigmeo
arapniχ, albino
aramars, uomo del sud 
araχo, malattia
fubir, merda nera, i.e. melena
fupniχ, merda bianca, i.e. epatite
fumars, merda gialla, i.e. diarrea
fu
χo, tifo   
miubir, gatto nero
miupniχ, gatto bianco

pamp, sangue
pambdar, sanguinario
pambir, sangue nero, i.e. coagulo
arapamp, sangue del corpo
pampapχ, vampiro
awaχpamp, sangue di animale
awaχpampaχ, animale che si nutre di sangue  
χuv, mosca 
γvi, mosche
fuχuv, mosca della merda, i.e. moscone verde 
fuγvi, mosche della merda, i.e. mosconi verdi
araχuv, mosca dei cadaveri, i.e. moscone azzurro
araγvi, mosche dei cadaveri, i.e. mosconi azzurri 
fudar, defecatore
fudar-, defecare 
fudard, egli defeca
fudaram, essi defecano
gozabir, cane nero
gosχobir, lupo nero (un totem)
gozapniχ, cane bianco
gozapamp, sangue di cane
gosχopniχ, lupo albino (un totem)  
gosχopamp, sangue di lupo
midirχuv, ape (termine tabuistico) 
midirγvi, api
gozafu, merda di cane
gosχofu, merda di lupo 
gozamb, il mio cane 
gozar, il tuo cane
gozad, il suo cane 
gozaγu, il nostro cane 
gozasva, il vostro cane 
gozam, il loro cane
fumb, la mia merda
fur, la tua merda
fud, la sua merda 
fuγu, la nostra merda
fusva, la vostra merda
fum, la loro merda 
miumb, il mio gatto
miur, il tuo gatto
miud, il suo gatto 
miuγu, il nostro gatto
miusva, il vostro gatto
mium, il loro gatto
χomb, il mio male, il mio tabù
χor, il tuo male, il tuo tabù
χod, il suo male, il suo tabù 
χoγu, il nostro male, il nostro tabù
χosva, il vostro male, il vostro tabù
χom, il loro male, il loro tabù
pampomb, il mio sangue
pampor, il tuo sangue
pampt, pamt, il suo sangue
pambγu, il nostro sangue
pampsva, il vostro sangue
pampom, il loro sangue
pampo, sanguinario; pieno di sangue

howoχ, vento
anim, occhio
nur, occhi
fons, naso
pni, nasi
aχma, corno
γamud, corna 
nra, orecchio 
narud, orecchi
χimχ-, sanguinare 
χimχimb, io sanguino
χimχir, tu sanguini
χimkt, egli sanguina 
χimγu, noi sanguiniamo 
χimksva, voi sanguninate 
χimχim, essi sanguinano
χimks, sanguinante 
ramχ-, oscurare; diventare buio
ramχo, eclisse 

animps, nell'occhio
nurs, negli occhi 
fonts, nel naso 
pnis, nei nasi 
nras, nell'orecchio 
narudz, negli orecchi

anmimb, il mio occhio
nurumb, i miei occhi
anmir, il tuo occhio
nurur, i tuoi occhi
animd, il suo occhio
nurd, i suoi occhi
nurγu, i nostri occhi 
nursva, i vostri occhi
nurum, i loro occhi 
fonomb, il mio naso 
fonor, il tuo naso 
fond, il suo naso 
pniγu, i nostri nasi
pnisva, i vostri nasi 
pnim, i loro nasi

isχ, piuma 
sχi, piume
χra, marcio
fuχra, merda marcia
fuχ, bruno  
γors, verde 
pmaχ, rosso 
izγbir, piuma nera 
sχibir, piume nere
isχpniχ, piuma bianca 
sχipniχ, piume bianche
iwa, azzurro
fuχbir, marrone scuro
fuχpniχ, marroncino, beige 
pmaχbir, rosso scuro
pmaχmars, rossiccio
χrau, cadavere
χraunasχ, verme dei cadaveri
χrawo, pieno di cadaveri 
araχra, corpo putrefatto
fuχmars, arancione 
fuγγors, verde militare
nurbir, occhi neri
nurfuχ, occhi castani
nuriwa, occhi azzurri
nurγors, occhi verdi 
 
mosχ-, essere ubriaco; ubriacarsi
mos
χomb, io sono ubriaco
mosχor, tu sei ubriaco
most, egli è ubriaco 
mozγu, noi siamo ubriachi 
moχsva, voi siere ubriachi (< *mosχ-sva)
mosχom, essi sono ubriachi 
mosχo, ubriachezza
mosχ, bevanda inebriante 
midirmosχ, idromele  

amp, bocca 
ampamb, la mia bocca 
ampar, la tua bocca 
amt, la sua bocca 
ambγu, la nostra bocca 
ampsva, la vostra bocca 
ampam, la loro bocca 
amps, in bocca 
ampambz, nella mia bocca 
ampars, nella tua bocca 
amdz, nella sua bocca 
ambγus, nella nostra bocca
ampsvas, nella vostra bocca 
ampamps, nella loro bocca
gul, testa 
gulumb, la mia testa 
gulur, la tua testa 
guld, la sua testa
gulγu, la nostra testa 
gulsva, la vostra testa 
gulum, la loro testa  
guls, in testa 
gulumbz, nella mia testa 
gulurs, nella tua testa 
guldz, nella sua testa
gulγus, nella nostra testa 
gulsvas, nella vostra testa
gulumps, nella loro testa 

svamχ, orso
sχmi, orsi
svamχpamp, sangue d'orso 
sχum, fungo
sχumpmaχ, Amanita muscaria 
sχumpmaχmosχ, bevanda ottenuta dall'Amanita muscaria 
sχumnasχ, verme dei funghi
sχumnasχo, fungo pieno di vermi 
sχumχuv, mosca dei funghi 
 
gon, sole; giorno 
gons, nel giorno, di giorno
gnud, giorni
γanra, luna; mese
γanras, nel mese
dziu, stella 
dzvi, stelle
kraχ, pietraia, rupe 
, seme, chicco, granaglia
iχmosχ, tipo di birra di granaglie
lanχ, abbondanza di acqua
dzar, segno 
dzarχo, portento funesto

gozanu, del cane 
gozani, al cane 
gozanumb, del mio cane  
gozanimb, al mio cane 
gozanur, del tuo cane 
gozanir, al tuo cane
gozanud, del suo cane 
gozanid, al suo cane 
gozanuγu, del nostro cane 
gozaniγu, al nostro cane 
gozanusva, del vostro cane 
gozanisva, al vostro cane 
gozanum, del loro cane 
gozanim, al loro cane
χonu, del male, del tabù
χoni, al male, al tabù 
χonumb, del mio male, del mio tabù
χonimb, al mio male, al mio tabù 
χonur, del tuo male, del tuo tabù
χonir, al tuo male, al tuo tabù
χonud, del suo male, del suo tabù
χonid, al suo male, al suo tabù 
χonuγu, del nostro male, del nostro tabù
χoniγu, al nostro male, al nostro tabù 
χonum, del loro male, del loro tabù
χonim, al loro male, al loro tabù 

gosχo godnu, eclisse di sole, i.e. lupo del giorno 
gonramχo, eclisse di sole
gosχo γanranu, eclisse di luna, i.e. lupo della luna
γanraramχo, eclisse di luna
 
Possibili contatti con altre lingue: 
 
Noto che miu "gatto" potrebbe essere un prestito dalla lingua dell'antico Egitto (mjw "gatto", mjw.t "gatta", da cui è derivato il copto emou /e'mu:/). In ogni caso non ci sono elementi per escludere un'origine onomatopeica indipendente.   

Alcune considerazioni:
 
Se cado in uno stato di alterazione, posso parlare questa lingua, la cui struttura è perfettamente razionale, a differenza delle glossolalie riportate negli studi reperibili. Se un giorno dovesse dimostrarsi che questo materiale ha qualche fondamento nella realtà storica, dovremmo ritenere che quanto mi è accaduto debba essere considerato un fenomeno di xenoglossia e non di glossolalia. 

martedì 2 giugno 2020

UNA GLOSSOLALIA RIVELATAMI IN SOGNO

Presento per il vostro piacere filosofico una lingua che ho assemblato con grande facilità, in seguito a un sogno vivido da cui mi sono destato proferendo glossolalie del cui significato ero consapevole. Era l'estate del 2018 e mi trovavo in montagna, ambiente che favorisce in me episodi di questo genere. Per tutta la giornata sono andato avanti a pronunciare parole, della cui struttura grammaticale ero perfettamente consapevole - cosa che di norma non accade ai glossolalici.  

L'ortografia che ho adottato per trascrivere i suoni della lingua è quella del norreno. Le vocali con l'accento sono vocali lunghe. L'accento cade sulla prima sillaba. Le lettere v e j sono usate per trascrivere le semiconsonanti e corrispondono a w e y rispettivamente. 
 
Questi sono i pronomi personali:
 
so, io
som, di me (gen.)
sop, me (acc.)
svá, mi, a me (dat.) 
 
nale, tu (colloquiale)
nalem, di te (gen.)
nalep, te (acc.)
nalja, a te (dat.)
 
aiden, tu (formale) 
aiðnem, di te (gen.)
aidemp, te (acc.)
aiðna, ti, a te (dat.) 
 
pi, egli, ella 
pim, di lui, di lei (gen.)
pip, lo, la (acc.)
pjá, gli, a lui, le, a lei (dat.) 
 
nákí, noi (formale, inclusivo)
nákím, di noi (gen.)
nákíp, noi, ci (acc.)
nákjá, a noi, ci (dat.) 

nání, noi (formale, esclusivo)
náním, di noi (gen.)
náníp, noi, ci (acc.)
nánjá, a noi, ci (dat.)
 
svále, noi (inclusivo)
sválem, di noi (gen.)
sválep, noi, ci (acc.)
sválja, a noi, ci (dat.)
 
svápi, noi (esclusivo)
svápim, di noi (gen.)
svápip, noi, ci (acc.)
svápja, a noi, ci (dat.) 
 
naléda, voi (colloquiale)
nalédam, di voi (gen.)
nalédap, voi, vi (acc.)
nalédau, a voi, vi (dat.) 

naidéna, voi (formale)
naidénam, di voi (gen.)
naidénap, voi, vi (acc.)
naidénau, a voi, vi (dat.) 
 
pipa, essi, esse 
pipam, di loro (gen.) 
pipap, loro (acc.) 
pipau, a loro, loro (dat.) 
 
Altri elementi grammaticali: 
 
, -a, e (congiunzione enclitica)
    se una parola termina in consonante, si aggiunge -a
    se una parola termina in -a, questa diviene
    se una parola termina in altra vocale si hanno esiti diversi: 
      -i + -a = -ja
      -e + -a = -ja 
      -u + -a = -va 
      -o + -a = -va 
      + -a = -áva
      -au + -a = -ava
      + -a = -ía
-n, o (congiunzione enclitica)
 
Suffissi possessivi (si usano anche per indicare la persona nei verbi):  

-s, mio 
-le, tuo 
-t, suo
-nk, nostro (inclusivo) 
-ni, nostro (esclusivo) 
-ðna, vostro
-tka, loro
 
Sostantivi e loro declinazione: 

1) Il nome del lupo
 
kymp, lupo 
kumpa, lupi 
kumpana, terra di lupi, paese straniero 
 
Declinazione:
 
kympim, del lupo (gen.)
kympip, lupo (acc.)
kympja, al lupo (dat.) 

kumpam, dei lupi (gen. pl.)
kumpap, lupi (acc. pl.)
kumpau, ai lupi (dat. pl.) 

2) Il nome dell'uomo
 
auleg, uomo 
áleuga, uomini 
alógana, patria, terra degli uomini 
áleugid, molti uomini, tutti gli uomini 
Áleugid, il Popolo degli Uomini 
 
Declinazione: 
 
álogam, dell'uomo (gen.) 
álogap, uomo (acc.) 
álogau, all'uomo (dat.) 

áleugam, degli uomini (gen. pl.) 
áleugap, uomini (acc. pl.) 
áleugau, agli uomini (dat. pl.)
 
áleugidam, di molti uomini, di tutti gli uomini (gen.) 
áleugidap, molti uomini, tutti gli uomini (acc.) 
áleugidau, a molti uomini, a tutti gli uomini (acc.) 
 
Composti e derivati: 
 
álogmans, essere umano, persona 
álogmansa, esseri umani, persone
kymp-auleg, licantropo
kumpa-áloga, licantropi
 
3) Il nome del fuoco 
 
hekul, fuoco 
hekla, fuochi; ardente
heklana, luogo del fuoco 
heklid, molti fuochi
 
Declinazione:
 
hekulm, del fuoco (gen.) 
      si trova anche heklum
hekulp, fuoco (acc.)
hekulva, al fuoco (dat.)  

heklam, dei fuochi (gen. pl.)
heklap, fuochi (acc. pl.)
heklau, ai fuochi (dat. pl.) 
 
Forme possessive: 
 
hekuls, il mio fuoco
hekulle, il tuo fuoco 
hekult, il suo fuoco 
heklunk, il nostro fuoco (incl.)
hekluni, il nostro fuoco (escl.)
hekluðna, il vostro fuoco
heklutka, il loro fuoco 

heklas, i miei fuochi
heklale, i tuoi fuochi
heklat, i suoi fuochi
heklank, i nostri fuochi (incl.)
heklani, i nostri fuochi (escl.)
heklaðna, i vostri fuochi
heklatka, i loro fuochi

4) Il nome della pietra
 
kild, pietra, roccia 
kilda, pietre, rocce 
kildana, luogo pietroso
killid, molte pietre
 
Declinazione:
 
kildim, della pietra (gen.)
kildip, pietra (acc.)
kildja, alla pietra (dat.) 

kildam, delle pietre (gen. pl.)
kildap, pietre (acc. pl.)
kildau, alle pietre (dat. pl.) 
 
kildanam, del luogo pietroso (gen.)
kildanap, luogo pietroso (acc.)
kildanau, al luogo pietroso (dat.) 

5) Il nome del mucchio di pietre

kledi, mucchio di pietre 
kleida, mucchi di pietre 
kleidana, luogo dei mucchi di pietre
kleiðid, molti mucchi di pietre
 
Declinazione: 
 
kledim, del mucchio di pietre (gen.)
kledip, mucchio di pietre (acc.) 
kledja, al mucchio di pietre (gen.) 
 
kleidam, dei mucchi di pietre (gen. pl.)
kleidap, mucchi di pietre (acc. pl.)
kleidau, ai mucchi di pietre (dat. pl.)  

kleidanam, del luogo dei mucchi di pietre (gen.)
kleidanap, luogo dei mucchi di pietre (acc.)
kleidanau, al luogo dei mucchi di pietre (dat.)  
 
6) Il nome della fonte 

lysp, fonte, sorgente 
lusma, fonti, sorgenti 
lusmana, luogo ricco di fonti
lusmid, molte fonti, molte sorgenti
 
Declinazione:
 
lysmim, della fonte (gen.)
lysmip, fonte (acc.)
lysmja, lyspja, alla fonte (dat.) 
 
lusmam, delle fonti (gen. pl.)
lusmap, fonti (acc. pl.)
lusmau, alle fonti (dat. pl.)  

7) Il nome del gufo 

skálf, gufo
skálfa, gufi 
 
Declinazione: 
 
skálfim, del gufo (gen.)
skálfip, gufo (acc.)
skálfa, al gufo (dat.) 
 
skálfam, dei gufi (gen. pl.)
skálfap, gufi (acc. pl.)
skálfau, ai gufi (dat. pl.) 
 
8) Il nome della donna 
 
nis, donna 
nisva, donne
Nisvana, Terra delle Donne
       (eufemismo per indicare l'Oltretomba)
nísid, molte donne; tutte le donne
 
Declinazione: 
 
nisum, della donna (gen.)
nisup, donna (acc.)
nisva, alla donna (dat.) 
 
nisvam, delle donne (gen. pl.)
nisvap, donne (acc. pl.)
nisvau, alle donne (dat. pl.)   
 
Forme possessive: 
 
nisus, la mia donna
nisule, la tua donna
nisut, la sua donnna
nisunk, la nostra donna (incl.)
nisuni, la nostra donna (escl.)
nisuðna, la vostra donna
nisutka, la loro donna

nisvas, le mie donne
nisvale, le tue donne
nisvat, le sue donne
nisvank, le nostre donne (incl.)
nisvani, le nostre donne (escl.)
nisvaðna, le vostre donne
nisvatka, le loro donne

10) Il nome della tenebra 

itku, tenebra, luogo scuro
itkva, tenebre, luoghi scuri 
itkvana, terra tenebrosa 
 
Declinazione: 
 
itkum, della tenebra (gen.)
itkup, tenebra (acc.)
itkva, alla tenebra (dat.)
 
itkvam, delle tenebre (gen. pl.)
itkvap, tenebre (acc. pl.)
itkvau, alle tenebre (dat. pl.) 

11) Il nome della foresta 

somk, foresta
somka, foreste
somkana, terra ricca di foreste
somkid, molte foreste; tutte le foreste
 
Declinazione: 
 
somkem, della foresta (gen.)
somkep, foresta (acc.)
somkja, alla foresta (dat.) 
 
somkam, delle foreste (gen. pl.)
somkap, foreste (acc. pl.)
somkau, alle foreste (dat. pl.)  

12) Il nome della foschia ghiacciata 

rosn, foschia ghiacciata 
 
Declinazione: 
 
rosnem, della foschia ghiacciata (gen.)
rosnep, foschia ghiacciata (acc.)
rosnja, alla foschia ghiacciata (dat.)

13) Il nome della freccia 

bilb, freccia 
bjálba, frecce
bjálbid, molte frecce; tutte le frecce
 
Declinazione:  

bjálbim, della freccia (gen.)
bjálbip, freccia (acc.)
bjálba, alla freccia (dat.) 
 
bjálbam, delle frecce (gen. pl.)
bjálbap, frecce (acc. pl.)
bjálbau, alle frecce (dat. pl.) 
 
Forme possessive: 

bjálbis, la mia freccia
bjálbile, la tua freccia 
bjálbit, la sua freccia 
bjálbink, la nostra freccia (incl.)
bjálbini, la nostra freccia (escl.)
bjálbiðna, la vostra freccia 
bjálbitka, la loro freccia 

bjálbas, le mie frecce
bjálbale, le tue frecce
bjálbat, le sue frecce 
bjálbank, le nostre frecce (incl.)
bjálbani, le nostre frecce (escl.)
bjálbaðna, le vostre frecce
bjálbatka, le loro frecce
 
14) Il nome della pernice 

kirn, pernice 
kjarna, pernici 
kjarnana, luogo delle pernici
kjarnid, molte pernici; tutte le pernici
 
Declinazione:  

kjǫrnum, della pernice (gen.)
kjǫrnup, pernice (acc.)
kjǫrunva, alla pernice (dat.)

kjarnam, delle pernici (gen. pl.)
kjarnap, pernici (acc. pl.)
kjarnau, alle pernici (dat. pl.) 

15) Il nome dell'orso 

róms, orso 
rómsa, orsi
rómsana, terra di orsi
rómsid, molti orsi; tutti gli orsi 
 
Declinazione:  

rómsm, dell'orso (gen.)
rómsp, orso (acc.)
rómsa, all'orso (dat.)

rómsam, degli orsi (gen. pl.)
rómsap, orsi (acc. pl.)
rómsau, agli orsi (dat. pl.) 

Composti e derivati: 

róms-auleg, berserkr
róms-áloga, berserkir

16) Il nome dell'orsa 

káx, orsa
káxva, orse 

Declinazione: 

káxum, dell'orsa (gen.)
káxup, orsa (acc.)
káxva, all'orsa (dat.)

káxvam, delle orse (gen. pl.)
káxvap, orse (acc. pl.)
káxvau, alle orse (dat. pl.)

Composti: 

kumkáx, lupa 
kumkáxva, lupe 

17) Il nome della lastra di pietra 

ráft, lastra di pietra 
ráftva, lastre di pietra 
ráftvana, altare
ráftid, molte lastrr di pietra
 
Declinazione:  

ráftum, della lastra di pietra (gen.)
ráftup, lastra di pietra (acc.)
ráftva, alla lastra di pietra (dat.)

ráftvam, delle lastre di pietra (gen. pl.)
ráftvap, lastre di pietra (acc. pl.)
ráftvau, alle lastre di pietra (dat. pl.) 

18) Il nome del cigno 

ísm, cigno 
ísma, cigni 
ísmana, luogo dei cigni
ísmid, molti cigni

Declinazione:  

ísmim, del cigno (gen.)
ísmip, cigno (acc.)
ísmja, al cigno (dat.)

ísmam, dei cigni (gen. pl.)
ísmap, cigni (acc. pl.)
ísmau, ai cigni (dat. pl.) 

19) Il nome del barbagianni 

lín, barbagianni 
línva, barbagianni (pl.) 
línid, molti barbagianni
 
Declinazione:  

línum, del barbagiannni (gen.)
línup, barbagianni (acc.)
línva, al barbagianni (dat.)

línvam, dei barbagianni (gen. pl.)
línvap, barbagianni (acc. pl.)
línvau, ai barbagianni (dat. pl.)

20) Il nome della sabbia 

kjún, sabbia 
 
Declinazione:  

kjúnom, della sabbia (gen.)
kjúnop, sabbia (acc.)
kjúnva, alla sabbia (dat.)

21) Il nome del pascolo buono 

kjós, pascolo buono 
kjósa, pascoli buoni 
kjósana, terra di pascoli buoni 
kjósid, molti pascoli buoni
 
Declinazione:  

kjósm, del pascolo buono (gen.)
kjósp, pascolo buono (acc.)
kjósa, al pascolo buono (dat.)

kjósam, dei pascoli buoni (gen. pl.)
kjósap, pascoli buoni (acc. pl.)
kjósau, ai pascoli buoni (dat. pl.)

22) Il nome del tuono 

tintron, tuono 
tintrena, tuoni
tintrenid, molti tuoni

Declinazione: 

tintrenem, del tuono (gen.)
tintromp, tuono (acc.)
tintrena, tuono (dat.)

tintrenam, dei tuoni (gen. pl.)
tintrenap, tuoni (acc. pl.)
tintrenau, ai tuoni (dat. pl.)

23) Il nome della montagna 

bárs, montagna
bársa, montagne
bársana, regione montuosa 
bársid, molte montagne; tutte le montagne
 
Declinazione:  

bársim, della montagna (gen.)
bársip, montagna (acc.)
bársa, alla montagna (dat.)

bársam, delle montagne (gen. pl.)
bársap, montagne (acc. pl.)
bársau, alle montagne (dat. pl.)

24) Il nome della collina 

bauðna, collina
bauðná, colline 
bauðnana, regione collinare
bauðnid, molte colline; tutte le colline
 
Declinazione: 
 
bauðnam, della collina (gen.)
bauðnap, collina (acc.)
bauðnau, alla collina (dat.)
 
bauðnám, delle colline (gen. pl.)
bauðnáp, colline (acc. pl.)
bauðnáu, alle colline (dat. pl.)

25) Il nome della massa di terra 

bóla, massa di terra
bólá, masse di terra 
bólana, luogo franoso
bólid, molte masse di terra
 
Declinazione:  

bólam, della massa di terra (gen.)
bólap, massa di terra (acc.)
bólau, alla massa di terra (dat.)

bólám, delle masse di terra (gen. pl.)
bóláp, masse di terra (acc. pl.)
bóláu, allle masse di terra (dat. pl.)

26) Il nome della foca 

nór, foca 
nórjá, foche
nórjána, luogo ricco di foche
nórid, molte foche; tutte le foche

Declinazione: 
 
nórjum, della foca (gen.)
nórjup, foca (acc.)
nórjá, alla foca (dat.)
 
nórjám, delle foche (gen. pl.)
nórjáp, foche (acc. pl.)
nórjáu, alle foche (dat. pl.)

27) Il nome del torrente 

karund, torrente 
karonda, torrenti 
 
Declinazione: 
 
karondem, del torrente (gen.)
karump, torrente (acc.) 
karonda, al torrente (dat.)
 
karondam, dei torrenti (gen. pl.)
karondap, torrenti (acc. pl.)
karondau, ai torrenti (dat. pl.) 

28) Il nome della trota

támmoþ, trota 
támmotka, trote

Declinazione: 

támmotkum, della trota (gen.)
támmoþp, trota (acc.)
támmotka, alla trota (dat.)

támmotkam, delle trote (gen. pl.)
támmotkap, trote (acc. pl.)
támmotkau, alle trote (dat. pl.)
 
29) Il nome della trachea
 
gégir, trachea 
gégra, trachee

Declinazione: 

gégirm, della trachea (gen.)
      si trova anche gégrim
gégirp, trachea (acc.)
gégra, alla trachea (dat.) 

gégram, delle trachee (gen. pl.)
gégrap, trachee (acc. pl.)
gégrau, alle trachee (dat. pl.)
 
30)  Il nome della betulla 

skérri, betulla
skérrja, betulle
skérrjana, bosco di betulle
skérrid, molte betulle

Declinazione: 

skérrim, della betulla (gen.)
skérrip, betulla (acc.)
skérrja, alla betulla (dat.)

skérrjam, delle betulle (gen. pl.)
skérrjap, betulle (acc. pl.)
skérrjau, alle betulle (dat. pl.)
 
Ho il sospetto che questa sia proprio la lingua degli Adogit, che vivevano in Norvegia nella regione del Circolo Polare - anche se purtroppo non posso provarlo scientificamente. Infatti la Scienza non è in grado di spiegare un fenomeno simile, così sarà più conveniente attribuirlo alle mie facoltà creative e trattare questa lingua come una conlang di origine glossolalica. Se mai si dovesse un giorno provare che questo materiale ha corrispondenza nella realtà storica, l'accaduto sarebbe da classificare come un fenomeno di xenoglossia anziché di glossolalia. 

sabato 30 maggio 2020

UN SOGNO PORTENTOSO E ORRENDO

Prima mi sono trovato a viaggiare in treno assieme a Battiato e a parlare con lui di argomenti filosofici. Era giovane e vestito da becchino. Poi il cantante ha proseguito per Napoli, mentre io sono sceso dal treno e sono rimasto bloccato in un paese del Piemonte perso in mezzo al niente. Non c'era un solo treno per Milano: le indicazioni che avero ricevuto erano errate. Ero costretto a stare lì, in quel luogo nefasto chiamato GRAMAODE. Quando è giunto il tramonto, mi sono accorto che regnava il coprifuoco. Non c'era un solo lume acceso, la tenebra saliva come dal suolo, densissima e aggressiva. Non una sola finestra illuminata. Non un treno, non una pensione, non un bed and breakfast o un locale aperto. I miei tentativi di chiedere informazioni sono naufragati: c’era un bigliettaio, vecchio e aggressivo, con cui non si poteva comunicare. Gli ultimi barlumi di luce morivano in una foschia inferale. Anche le poche luci della stazione si spegnevano, si disattivavano persino i pannelli con gli arrivi e le partenze, i cui caratteri erano peraltro illeggibili. Così sono corso verso l'ultima luce, un gabbiotto di vetro con alcuni macchinari in mostra, dove due giovani spenti stavano mangiando panini. Ero disperato, ho chiesto loro se potevano darmi un passaggio. Mi hanno detto che sarebbero andati a Milano, nel quartiere Isola, proprio dove lavoro. Così siamo saliti in macchina, addentrandoci nell'oscurità dell'Ade. Un tragitto folle a fari spenti nei campi, come se il pilota avesse la vista agli infrarossi. A un certo punto ho visto che proveniva una fioca luce da una stazione ferroviaria di un paese chiamato IOSUS. Mi dicevano che un tempo lì c'erano gli Etruschi. Ci siamo allontanati, di nuovo immersi nel buio simile a petrolio opprimente e mi sono svegliato in preda al terrore. 
 
Marco "Antares666" Moretti, maggio 2020

PROSTITUZIONE IN SECOND LIFE

Camminavo lungo la via in un paese glaciale. A un certo punto ho visto qualcosa che ha attratto la mia attenzione. La prostituta era una ragazza dark, il cui avatar era definito con il massimo dettaglio: si poteva distinguere il rossetto nero sulle labbra, gli occhi erano truccati col mascara, le unghie delle mani e dei piedi avevano uno smalto nero lucido. Stava immobile vicino a un lampione, esibendo le gambe. Le chiome erano lunghe e corvine, la pelle era di un pallore cadaverico. Gli abiti neri erano davvero succinti. Poco oltre c'era il pappa, un afroamericano in doppiopetto, anche lui sembrava una statua. Quello che mi ha stupito, è che sulla testa delle due figure non compariva l’etichetta con nome e cognome. Ho cliccato sulla prostituta con l’apposito tasto per ottenere informazioni, e ho potuto constatare che era sprovvista di nominativo: era una proprietà di un bordello chiamato "Liberty or Tyranny", o qualcosa del genere. Probabilmente era un "bot", ossia un avatar fittizio. Pieno di stupore ho ripreso il mio cammino, allontanandomi da quel luogo. 
 
Marco "Antares666" Moretti, gennaio 2016

giovedì 28 maggio 2020

UN CASO DI PRECOGNIZIONE

Stavo camminando al parco, quando ho visto davanto a me un bambino intento a mangiare una brioche. La madre seguiva a pochi metri di distanza. All'improvviso ho saputo per certo cosa sarebbe accaduto di lì a poco: non solo mi sono visto la scena con gli occhi della mente, ma ho anche udito i suoni delle parole rimbombare nel mio cranio. Al bambino la brioche sarebbe caduta, e si sarebbe chinato per raccoglierla. La madre sarebbe intervenuta subito, prendendo il resto del dolciume e buttandolo nel vicino cestino dell'immondizia, dicendo: "Lascia stare, te ne do un'altra". Di lì a pochi secondi, la sequenza si è verificata esattamente, come se avessi visto in anticipo una sequenza del film della vita, con un semplice sfasamento. 
 
Marco "Antares666" Moretti, giugno 2014

ATTIVITÀ ONIRICA ANOMALA

Un sogno demente, violento, esploso, al confine dell'epilessia. Uscivo dal Duomo di Milano con in mano una grossa pietra, davanti alle guardie incredule la mettevo in un sacchetto di carta e quella si trasformava in pane. Poi una corsa col cuore in gola per arrivare alla fermata di una metropolitana di superficie dove avevo visto una donna che era mia sorella, ma appena l'ho raggiunta si è messa a cambiare forma davanti ai miei occhi fino a trasformarsi in una serie di brani di carne, all'interno di uno potevo distinguere un globo oculare ricoperto da una membrana. Dentro il cranio una pulsazione feroce e una frase martellante quanto criptica: "È NEL CIRCUITO DI PAUTSITÒR". Il risveglio traumatico con una forte emicrania, alle ore 7:01, la luce del giorno che mi feriva i nervi ottici. 
 
Marco "Antares666" Moretti, marzo 2015

IL CIELO COME UN MURO DI CEMENTO

Mi ero addormentato in treno, e quando mi sono destato all'improvviso sono rimasto sconvolto. Al posto del cielo c'era un immenso muro di cemento. Per qualche istante sono stato assolutamente certo della natura reale di quel muro, di cui avvertivo così bene la superficie che pareva estendersi all'infinito. Poi ad un certo punto quella certezza si è dissolta e ho capito di essere stato vittima di un'illusione. Il cielo plumbeo e uniforme, foriero di neve, era da me stato interpretato come una struttura in muratura, è evidente. Eppure, niente riesce a togliermi l'idea di aver visto in quel brevissimo lasso di tempo la vera realtà delle cose, il cemento che delimita questo campo di sterminio. 
 
Marco "Antares666" Moretti, febbraio 2015