mercoledì 29 agosto 2018


FRANKENHOOKER

Titolo originale: Frankenhooker
Lingua originale: Inglese
Paese di produzione: USA
Anno: 1990
Durata: 85 min
Genere: Commedia, orrore, fantascienza  
   Sottogenere: Black comedy, necrofilia 
Regia: Frank Henenlotter
Sceneggiatura: Robert "Bob" Martin, Frank
   Henenlotter
Produttore: James Glickenhaus
Formato: 1,66:1 - Dolby - 35 mm
Fotografia: Robert M. Baldwin
Montaggio: Kevin Tent
Effetti speciali: Matt Vogel
Musiche: Joe Renzetti
Trucco: Dan Frye
Interpreti e personaggi   
    James Lorinz: Jeffrey Franken
    Patty Mullen: Elizabeth Shelley
    Louise Lasser: La madre di Jeffrey
    Helmar Augustus Cooper: Detective Anderson
    Joanne Ritchie: Mrs. Shelley
    Joseph Gonzalez: Zorro il Pappone
    Carissia Channing: Dolores
    Heather Hunter: Chartreuse
    Charlotte Helmkamp: Honey
    Lia Chang: Crystal
    Kimberly Tayloro: Amber
    Susan Napoli: Anise
    Ari M. Roussimoff: Cliente di Zorro
    John Zacharie: Presentatore meteo grottesco
Budget: 2,5 milioni di dollari USA
Titoli alternativi/traduzioni:
   Spagna: Frankenputa - Vicios diabólicos 
   Russia: Франкеншлюха (Frankenšljuka) 


Trama:

Jeffrey Franken è un medico che per hobby fa lo scienziato pazzo e nei ritagli di tempo coltiva allegramente in vitro un cervello rosso dotato di un grande occhio centrale come Polifemo. La sua vita è tutto sommato abbastanza felice: ama la sua prosperosa fidanzata Elizabeth Shelley e conta di sposarla presto. Purtroppo durante una festa di compleanno accade qualcosa di spaventoso. L'appariscente Elizabeth sta mostrando il regalo al futuro suocero. Si tratta di una grossa falcatrice, uno di quegli aggeggi infernali che tanto piacciono agli americani. Non appena la ragazza aziona la macchina, questa avanza e la fa a pezzi, facendo piovere sugli invitati sangue e pezzi di carne. Jeffrey è annichilito e si chiude in se stesso. Ha raccolto i resti della sua amata e li conserva in una grande vasca piena di un fluido rosa. In particolare nutre una vera e propria adorazione per la testa mozzata. Di notte la toglie dal liquido conservante, la bacia sulle labbra e le parla, poi la porta a tavola assieme ad altre membra tranciate e le fa bere del vino. Ovviamente il nettare passa attraverso l'esofago reciso e si spande sulla tovaglia. Quando l'uomo si mette a mangiare, vicino a lui c'è un piede della ragazza in bella mostra. La scena è un capolavoro della necrofilia fantascientifica moderna. A un certo punto a Jeffrey viene un'idea folgorante. Pensa di costruire un corpo femminile perfetto su cui innestare la testa di Elizabeth, assemblandolo a partire dalle membra di diverse prostitute, che naturalmente devono sacrificare la propria vita per fornire la materia prima. Animato da questo mostruoso proposito, l'emulo del dottor Victor Frankenstein si immerge negli angiporti della vicina città alla ricerca di quanto gli occorre per riportare in vita la sua defunta Venere. Le cose non andranno precisamente secondo i suoi piani...

Recensione:

Film di un trash assoluto, cosa non sorprendente per un regista come Frankenlotter - ehm, pardon - Henenlotter, già autore dell'inguardabile Brain Damage (1988), di cui avremo modo di occuparci in un'altra occasione. Non possiamo aspettarci una perfetta aderenza alle leggi fisiche che governano l'Universo, così vediamo il giovane Jeffrey Franken rilassarsi infilandosi ripetutamente un trapano nel cranio senza che dal foro d'entrata esca una sola goccia di sangue. Cosa pericolosa, vista la natura emulativa dell'Homo americanus, senza dubbio tra le più stupide varietà di primati glabri comparsi su questo pianeta infernale. Il punto è che non esiste nemmeno la ricerca di una vaghissima verosimiglianza nella narrazione, tanto che è tutto un susseguirsi di situazioni che definire assurde è ancora poco, più grottesche che comiche. Quando le prostitute attirate dal giovane scienziato pazzo trovano un grande sacchetto pieno di cristalli di un crack speciale, subito cominciano a sgranocchiare e a fumare la droga, finendo col surriscaldarsi in modo insostenibile e con l'esplodere come se fossero pupazzetti di cartapesta. I loro corpi scoppiano come petardi giganti e dalle ferite non esce il sangue. Le loro membra semplicemente piovono per tutta la stanza in cui si è svolta l'orgia di droga, quasi per una strana magia pirotecnica. In totale spregio di ogni principio della biologia, Jeffrey attacca insieme le membra scelte delle sue vittime usando la colla e pretendendo che la cosa possa funzionare, come se i corpi umani fossero giocattoli di plastica, senza vasi sanguigni e terminazioni nervose. Gli effetti speciali sono volutamente grossolani, specialmente quando si vedono i fulmini in cielo e le scariche elettriche negli apparecchi. La creatura con la testa di Elizabeth, che dovrebbe essere la ragazza rediviva, è orrenda e contrae il volto in smorfie insopportabili. Stupisce che possa andarsene in giro impunemente e che riesca persino a sedurre un anziano impiegato. Il cliente adescato finirà col pagare con la vita la sua condizione di abbrutimento, folgorato dall'inaspettata amante cadaverica. Guardando le sequenze ho compreso che esiste nella trama un presupposto di una fragilità logica molto spinta. Dove sono le forze dell'ordine? Possibile che si possa andare in giro per una città, scatenare casini spaventosi, far esplodere puttane, occultare cadaveri, far scaturire fulmini e quant'altro, senza che nessun poliziotto muova nemmeno un dito per vedere cosa succede?


Reazioni nel Web e recensioni altrui 

Al giorno d'oggi Frankenhooker sembra aver evitato lo sprofondamento nell'Oblio soltanto in America, mentre in Italia è sostanzialmente sconosciuto. Ho reperito poche recensioni in italiano tramite Google. Di queste, soltanto due hanno una certa lunghezza e contengono qualche spunto interessante. La prima è di Francesco Ceccamea ed è comparsa sul sito Nocturno.it. Ecco l'indirizzo url: 


La seconda è di Paolo Chemnitz ed è comparsa sul blog Cinema Estremo. Questo è l'indirizzo url:


Sul sito Mymovies.it si trova un'utile informazione: l'accoglienza del film di Henenlotter è stata tiepida persino in America e non si è ancora verificato quel mirabile processo che trasforma persino autentiche merdate in oggetti di adorazione, chiamati per questo motivo "cult movies" o anche semplicemente "cult". Una domanda: siamo poi sicuri che questa trasformazione in feticcio un giorno coinvolgerà proprio Frankenhooker?

Influenza del film sullo slang

Con mia grande sorpresa, ho scoperto che esiste la voce frankenhooker nello slang urbano americano. Il sito Urbandictionary.com la glossa così: 

"A female that looks as if she was constructed from parts that came from different bodies. Common features are (an)unnormally long or large arms, legs, torso, or neck. This ofcourse has to be in contrast to the female's body."


Mi pare ovvio che il vocabolo gergale sia entrato nell'uso proprio a causa del film di Henenlotter. Trovo molto difficile credere che si tratti di una creazione indipendente.

L'etimologia del termine hooker "prostituta" è apparentemente semplice. Si tratta di un derivato di hook "uncino" con un suffisso agentivo -er, quasi "che trascina <gli uomini> con un unicino", ossia "che adesca i passanti". La parola è un tipico americanismo. Come spesso accade, sconosciuti popolani ignoranti hanno creato nel corso dei decenni false etimologie, ad esempio associando la denominazione della prostituta al generale "Fighting Joe" Hooker, che guidò l'Armata del Potomac all'epoca della Guerra Civile. 


In Italia nell'epoca pre-internet si ignorava l'esistenza della parola hooker. La sua conoscenza si è diffusa a causa dei siti pornografici e di una discutibile iniziativa di Annie Lobert, un'ex pornodiva che ha fondato l'organizzazione internazionale Hookers for Jesus, alla lettera "Puttane per Gesù". Nulla da ridire: capisco perfettamente che in pieno regime di idiocrazia si possa concepire una stringa concettuale come "Hookers for Jesus" senza nemmno sospettare qualche doppio senso, cosa che per un cristiano dovrebbe essere blasfema.


Un'interessante profezia

Un anno dopo l'uscita del film si è scoperto che un altro Jeffrey, questa volta realmente esistente, aveva la macabra costumanza di conservare parti del corpo delle sue vittime, che tuttavia erano uomini e ragazzi. Il suo cognome non era Franken: era Dahmer. Il serial killer in questione era un sodomizzatore violento, sadico, antropofago e necrofilo, tanto efferato da essere soprannominato Mostro di Milwaukee (Milwaukee Monster) e Cannibale di Milwaukee (Milwaukee Cannibal). Dal 1978 al 1991 commise 17 omicidi. Fu condannato a 16 ergastoli. Nel 1994 fu massacrato a sprangate da un altro detenuto, Christopher Scarver. Che vite atroci e dannate!   


Un finale annichilente

Il protagonista viene decapitato dal pappone Zorro, che intende vendicarsi della perdita delle sue ragazze. Contro ogni aspettativa, ecco che Elizabeth riesce ad assemblargli un nuovo corpo e a resuscitarlo. C'è soltanto un piccolo problema: dal momento che la rianimazione sembra funzionare soltanto su tessuti di persone di sesso femminile, la testa di Jeffrey è stata innnestata su un corpo tumefatto ottenuto cucendo assieme ed incollando le membra delle prostitute defunte. Con sommo orrore e raccapriccio, l'uomo si ritrova così sprovvisto di fallo, con una vagina tra le gambe! Non è improbabile che questa trovata sia stata ispirata a Henenlotter da un fatto realmente accaduto, per quanto non attinente alla chirurgia e alla rianimazione dei cadaveri. A quanto riporta il Ceccamea, la protofemminista Mary Wollstonecraft, madre di Mary Shelley, era rimasta sommamente infastidita quando aveva appreso quello che Jean-Jacques Rousseau pensava della donna, da lui definita "creatura destinata al piacere e alla seduzione". Tutto il film sembra echeggiare queste parole dell'autore ginevrino: in più di un'occasione Jeffrey Franken dichiara il suo intento di innestare la testa di Elizabeth su un corpo perfetto, in modo tale da poterlo usare un oggetto per il proprio godimento sessuale. Proprio per questo Elizabeth avrà la sua vendetta, trasformando l'amato Jeffrey in una creatura non virile, mossa da un collage impazzito di genomi di prostitute. 


L'uomo con la figa 

Esiste davvero un uomo privo di genitali maschili e dotato di vagina. Si chiama Buck Angel ed è conosciuto per l'appunto come Uomo con la Figa o Uomo con la Vagina. Quando mi è giunta voce di questa bizzarria non ci volevo credere, ma poi sono riuscito a trovare un documento che non lascia adito a dubbi. Si tratta di un filmato in cui Buck Angel fa sesso con Valentina Nappi. Si trova in molti luoghi del Web, come ad esempio in questa pagina pornografica:   

https://www.realeporno.com/leggendario-
uomo-con-una-figa-buck-angel-si-scopa-
con-valentina-nappi-4827/

Non aggiungo il collegamento ipertestuale, dato che tali siti sono spesso poco puliti e possono trasmettere infezioni e cookies. Vediamo quest'individuo bizzarro mettere le mani sulla testa della Nappi e spingersela tra le gambe per farsi leccare. La Nappi appare molto docile e remissiva. A quanto pare all'Uomo con la Vagina piace più ricevere il cunnilingus che praticarlo. Non sembra amare il rimming: non solo evita di leccare il buchino posteriore della pornodiva campana, ma non le fa nemmeno lambire il proprio. Per quanto mi riguarda ho trovato il filmato abbastanza deludente.

Da qualche ricerca ho presto appreso che in realtà Buck Angel è nato donna ed ha acquisito caratteri maschili con trattamenti, conservando però intatta la sua natura genitale. Come spiega lui stesso, si considera un uomo. Tecnicamente parlando, è un FtM, ossia un female to male transex, una donna transessuale diventata uomo. La Scienza però ha un'altra opinione. Avendo Buck due cromosomi X, la definizione che si attribuisce è in netto contrasto con le leggi della biologia, così si deve ritenere che egli sia di sesso femminile. Ovviamente tutti i fautori della retorica dell'orientamento sessuale insorgeranno, ma nemmeno loro sono in grado di possedere una bacchetta magica in grado di trasformare un cromosoma Y in un cromosoma X. In un'intervista apparsa sul sito Gay.tv, l'Uomo con la Figa ci parla della sua esperienza:


A dispetto delle apparenze, il caso di Buck Angel è molto diverso da quello di Jeffrey Franken. Lo scienziato pazzo della pellicola di Henenlotter finisce col diventare una creatura chimerica, né uomo né donna, epppure sia uomo che donna. Il suo corpo, fatto di membra femminili e di una testa maschile, contiene due cromosomi X nella maggior parte delle sue cellule, ma ha un cromosoma X e un cromosoma Y in tutte le cellule della sua testa.

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