Titolo originale: It! The Terror from Beyond Space
Lingua originale: Inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 1958
Durata: 68 min
Genere: Orrore, fantascienza
Regia: Edward L. Cahn
Soggetto: Jerome Bixby
Sceneggiatura: Jerome Bixby
Produttore: Robert E. Kent
Casa di produzione: United Artists
Fotografia: Kenneth Peach
Montaggio: Grant Whytock
Effetti speciali: Paul Blaisdell, Lane Britton
Musiche: Bert Shefter, Paul Sawtell
Scenografia: William Glasgow
Costumi: Jack Masters
Interpreti e personaggi:
Marshall Thompson: Colonnello Eward Carruthers
Shirley Patterson: Ann Anderson / Shawn Smith
Kim Spalding: Colonnello Van Heusen
Ann Doran: Mary Royce
Dabbs Greer: Eric Royce
Paul Langton: Tenente James Calder
Robert Bice: Maggiore John Purdue
Richard Benedict: Bob Finelli
Richard Hervey: Gino Finelli
Thom Carney: Joe Kienholz
Ray Corrigan: Alieno
Stuart Hall: Reporter
Mike Morelli: Reporter
Monty O'Grady: Reporter
Bart Stevens: Reporter
Pierre Watkin: Portavoce alla conferenza stampa
Doppiatori italiani:
Emilio Cigoli: Colonnello Eward Carruthers
Dhia Cristiani: Mary
Bruno Persa: Eric Royce
Titoli in altre lingue:
Francese: La Fusée de l'épouvant
Russo: Оно! Ужас из космоса
Spagnolo (Spagna): El terror de más allá
Spagnolo (Messico, Argentina, Venezuela):
La amenaza de otro mundo
Portoghese (Portogallo): A Ameaça de Outro Mundo
Portoghese (Brasile): O Terror Que Veio do Espaço
Trama:
Anno del Signore 1973. Un'astronave a propulsione nucleare decolla da Marte dirigendosi verso la Terra e portando con sé l'unico sopravvissuto della missione, il Colonnello Edward Carruthers. Questo militare è sospettato di aver ucciso gli altri nove membri del suo equipaggio per impadronirsi delle loro razioni di cibo e acqua (una cosa stupidissima, dal momento che avrebbe tratto maggior nutrimento cibandosi delle loro carni). Secondo questa ipotesi, Carruthers sarebbe stato spinto alla disperazione ignorando se e quando una spedizione di soccorso sarebbe giunta dalla Terra. Egli nega l'accusa in modo pervicace, affermando che durante una tempesta di sabbia i membri del suo equipaggio sarebbero stati uccisi da un umanoide ostile che vive sul Pianeta Rosso. Il Colonnello Van Heusen non è convinto e si assicura che Carruthers sia costantemente accompagnato da un altro membro del suo equipaggio.
Mentre la nave si trovava sulla superficie marziana, la creatura aliena era riuscita ad entrare da un portello di emergenza, lasciato aperto per improvvida disattenzione da un addetto allo scaricamento dell'immondizia. Inizialmente l'equipaggio è scettico sul fatto che a bordo ci sia un intruso. Tuttavia, quando Joe Kienholz indaga su strani suoni provenienti da un livello inferiore, viene ucciso. Il suo corpo viene nascosto in un condotto d'aria. Quindi tocca a Gino Finelli, che viene trovato moribondo. Il soccorritore è a sua volta attaccato dalla creatura. I proiettili non hanno effetto, così il membro dell'equipaggio è costretto a lasciare Gino indietro, con grande angoscia di suo fratello Bob. Un'autopsia del corpo di Kienholz rivela che tutti i liquidi sono stati risucchiati. L'equipaggio utilizza bombe a mano e granate a gas, ma la creatura si rivela immune ad entrambe. Successivamente tentano l'elettrocuzione, anche questa senza alcun effetto. Quando il mostro viene indotto con l'inganno ad entrare nella sala del reattore atomico dell'astronave, chiudono la porta pesantemente schermata. La creatura è esposta direttamente alla pila nucleare della nave, ma riesce a sfondare facilmente la porta e a scappare. La sua forza è tale da poter squarciare i portelli metallici che separano ciascuno dei livelli della nave. I sopravvissuti, tranne un ferito, intrappolato di sotto in un punto inaccessibile alla creatura, si ritirano nella sala di controllo sul ponte più alto. Quando Carruthers nota che il consumo di ossigeno della nave è più alto del normale, ipotizza che ciò sia dovuto alla maggiore capacità polmonare della creatura, necessario a causa della sottile atmosfera marziana. Con un'ultima mossa disperata, tutti indossano le tute spaziali e Carruthers apre la camera di equilibrio dello scafo del ponte di comando direttamente nel vuoto dello spazio. Segue una violenta decompressione e il piano funziona: il mostro soffoca e alla fine spira, bloccato a metà attraverso il portello più esterno.
Successivamente si tiene una conferenza stampa sulla Terra, che rivela i dettagli di ciò che è accaduto a bordo della nave di salvataggio. Il direttore del progetto sottolinea che ora la Terra potrebbe essere costretta a bypassare il Pianeta Rosso "perché un'altra parola per Marte è Morte". In inglese, non c'è assonanza alcuna tra Marte (Mars) e Morte (Death), a differenza di quanto avviene in italiano e ovviamente in latino, dove il gioco di parole tra Mars e Mors è ancora più evidente!
Recensione:
Mentre la nave si trovava sulla superficie marziana, la creatura aliena era riuscita ad entrare da un portello di emergenza, lasciato aperto per improvvida disattenzione da un addetto allo scaricamento dell'immondizia. Inizialmente l'equipaggio è scettico sul fatto che a bordo ci sia un intruso. Tuttavia, quando Joe Kienholz indaga su strani suoni provenienti da un livello inferiore, viene ucciso. Il suo corpo viene nascosto in un condotto d'aria. Quindi tocca a Gino Finelli, che viene trovato moribondo. Il soccorritore è a sua volta attaccato dalla creatura. I proiettili non hanno effetto, così il membro dell'equipaggio è costretto a lasciare Gino indietro, con grande angoscia di suo fratello Bob. Un'autopsia del corpo di Kienholz rivela che tutti i liquidi sono stati risucchiati. L'equipaggio utilizza bombe a mano e granate a gas, ma la creatura si rivela immune ad entrambe. Successivamente tentano l'elettrocuzione, anche questa senza alcun effetto. Quando il mostro viene indotto con l'inganno ad entrare nella sala del reattore atomico dell'astronave, chiudono la porta pesantemente schermata. La creatura è esposta direttamente alla pila nucleare della nave, ma riesce a sfondare facilmente la porta e a scappare. La sua forza è tale da poter squarciare i portelli metallici che separano ciascuno dei livelli della nave. I sopravvissuti, tranne un ferito, intrappolato di sotto in un punto inaccessibile alla creatura, si ritirano nella sala di controllo sul ponte più alto. Quando Carruthers nota che il consumo di ossigeno della nave è più alto del normale, ipotizza che ciò sia dovuto alla maggiore capacità polmonare della creatura, necessario a causa della sottile atmosfera marziana. Con un'ultima mossa disperata, tutti indossano le tute spaziali e Carruthers apre la camera di equilibrio dello scafo del ponte di comando direttamente nel vuoto dello spazio. Segue una violenta decompressione e il piano funziona: il mostro soffoca e alla fine spira, bloccato a metà attraverso il portello più esterno.
Successivamente si tiene una conferenza stampa sulla Terra, che rivela i dettagli di ciò che è accaduto a bordo della nave di salvataggio. Il direttore del progetto sottolinea che ora la Terra potrebbe essere costretta a bypassare il Pianeta Rosso "perché un'altra parola per Marte è Morte". In inglese, non c'è assonanza alcuna tra Marte (Mars) e Morte (Death), a differenza di quanto avviene in italiano e ovviamente in latino, dove il gioco di parole tra Mars e Mors è ancora più evidente!
Recensione:
Quando ho visionato questa pellicola, non ne ho avuto una buona impressione. Così mi sono detto: "Assolutamente
inguardabile. Farebbe schifo anche ai porci." Certo, bisogna tener conto
dell'epoca in cui il film è stato girato, ma è innegabile che sia proprio organizzato male. Il
concetto alla base della trama è ottimo, ma questo non basta. Una buona idea può essere facilmente smerdata - come in effetti è accaduto in questo caso. Tutto poteva essere giocato meglio, anche con scarse risorse. La scenografia è a dir poco rudimentale. Eppure, è innegabile l'importanza de Il mostro dell'astronave, proprio perché la sua idea di base ha avuto in seguito lunga vita.
Stupisce l'ingenuità del finale, da cui traspare una fede alquanto stupida nella bontà e nella trasparenza del genere umano. Nella realtà, se accadessero fatti simili a quelli narrati nel film, sarebbero "Segreti di Stato", nascosti con grandissima cura, tanto che non ne trapelerebbe assolutamente nulla! Altro che conferenze stampa del cazzo! Inoltre, in nessun caso una scoperta, seppur terribile e letale, potrebbe mai bloccare l'espansione delle nazioni, al punto di far dire cose banali come: "Qui c'è la Morte, che è brutta e cattiva, così ce ne stiamo a casa nostra per sempre!" Tutto ciò è puerile, insulso, insignificante.
Stupisce l'ingenuità del finale, da cui traspare una fede alquanto stupida nella bontà e nella trasparenza del genere umano. Nella realtà, se accadessero fatti simili a quelli narrati nel film, sarebbero "Segreti di Stato", nascosti con grandissima cura, tanto che non ne trapelerebbe assolutamente nulla! Altro che conferenze stampa del cazzo! Inoltre, in nessun caso una scoperta, seppur terribile e letale, potrebbe mai bloccare l'espansione delle nazioni, al punto di far dire cose banali come: "Qui c'è la Morte, che è brutta e cattiva, così ce ne stiamo a casa nostra per sempre!" Tutto ciò è puerile, insulso, insignificante.
Precursore di Alien
Sì, anche se è un lavoro grossolano, bisogna ammettere che l'idea di Alien (Ridley Scott, 1979) vi è contenuta in nuce. Tra le altre centomila fonti di ispirazione di Alien, vere o presunte, è stata menzionata anche questa - e con qualche ragione. Il mostro è una schifezza solenne, un insensato pupazzo di gomma, e non si fa menzione alcuna a peculiarità riproduttive parassitogene, tuttavia è già formata appieno l'idea dell'intruso alieno che usa i condotti dell'aerazione per spostarsi e che alla fine viene espulso nel vuoto siderale. Detto questo, il primo che si alza a dire che il film di Ridley Scott è un remake di quello di Edward L. Cahn, lo sbrano!
Curiosità varie
Il budget era talmente basso che fu riutilizzata l'astronave già vista nel film Volo su Marte (Flight to Mars), diretto da Lesley Selander nel 1951, che possiamo soltanto definire di livello infimo.
All'interno del costume del mostro c'era l'attore e stuntman Ray "Crash" Corrigan, che fu anche frequente interprete di gorilla. Questo sarebbe l'ultimo suo film, che pose fine a una carriera cinematografica durata oltre 25 anni.
La maschera del costume del mostro è stata notevolmente modificata. Quando Ray Corrigan è stato adattato alla tuta, all'inizio la maschera era troppo stretta. Paul Blaisdell, che ha realizzato la tuta, ha dovuto rimuovere e ricostruire la mascella inferiore del mostro in modo che la maschera si adattasse meglio. Sfortunatamente, il mento di Corrigan sporgeva dall'apertura praticata nella maschera ed era ben visibile. Allora Blaisdell ha truccato il suo mento sporgente per farlo assomigliare alla lingua del mostro. Anche gli occhi originali della maschera (grandi e felini, un marchio di fabbrica di Blaisdell) furono rimossi; gli occhi che si vedono dietro la maschera sono in realtà quelli di Corrigan. Tutto questo è avvenuto perché durante la pre-produzione Corrigan non aveva intenzione di recarsi ogni giorno fino allo studio di Blaisdell, che si trovava a Topanga, nella Contea di Los Angeles. Inoltre il caratteriale attore non voleva farsi misurare il cranio per una sua ubbia superstiziosa.
Questo film è stato approvato dal British Board of Film Censors con un certificato "X" il 28 maggio 1958. Cosa decisamente insolita per un horror a basso budget, questo film è stato proiettato per tre settimane nel West End di Londra. Inaugurato al London Pavilion il 3 ottobre 1958 e condiviso con Curse of the Faceless Man (1958), anch'esso diretto da Edward L. Cahn. Entrambi i film uscirono a prezzo di biglietto unico ("double bill" o "double feature") il 9 novembre 1958.
Secondo il regista John Carpenter, le riprese sono durate solo sei giorni. Carpenter non ha diretto questo film, ma ha agito come co-conduttore in un'intervista con Robert Osborne prima che venisse proiettato sul canale Turner Classic Movies.
Quando Royce e Carruthers giocano a scacchi, il primo muove il suo Re durante il suo turno e poi lo sposta indietro. Nelle regole convenzionali degli scacchi, se un giocatore tocca un pezzo durante il suo turno, questo deve essere spostato, ma può anche essere sistemato sulla scacchiera senza obbligo di essere spostato con l'annuncio "j'adoube". Ho reperito l'informazione e l'ho ritenuta interessante, anche se di scacchi non ne capisco assolutamente nulla.
I diversi piani dell'astronave non sono mai in ordine. Kienholz, ad esempio, è all'ultimo piano; scende di un piano, si guarda intorno, poi scende di un altro piano. Questo piano è quello in cui Carruthers ed Eric Royce giocano a scacchi. Dopo che Carruthers sente un urlo, sale la scala per chiedere a Kienholz se ha sentito il rumore; Carruthers esce dalla botola e si trova all'ultimo piano, saltando il secondo piano che Kienholz ha dovuto attraversare. Si tratta di una discontinuità!
Quando Van Heusen rileva un portello aperto, uno dei suoi sottoposti ammette di averlo lasciato accidentalmente aperto mentre gettava fuori le casse vuote. Tuttavia in seguito viene mostrato che esistono un portello interno e uno esterno per le camere di equilibrio. Quello esterno non può aprirsi finché quello interno non viene sigillato e viceversa, come mostrato quando Carruthers fa la passeggiata nello spazio. Quindi entrambe le porte non avrebbero potuto essere lasciate aperte affinché la creatura potesse salire a bordo. L'unico portello senza questa struttura era il doppio portello nella sala di controllo, eppure è lì che Van Heusen sedeva ai comandi. Senza dubbio se ne sarebbe accorto se fosse stato lasciato aperto.
Non si ha un'idea delle dimensioni del razzo finché i due astronauti non camminano all'esterno. A quel punto si può vedere che, usando gli astronauti come paragone, il diametro del razzo non è molto grande, forse appena abbastanza largo per quattro o cinque persone che stanno una accanto all'altra. Tuttavia, le scene interne mostrano che il razzo è molto spazioso, abbastanza grande per stanze più piccole attorno al perimetro dello spazio interno senza affollare troppo gli astronauti al centro.
Secondo il regista John Carpenter, le riprese sono durate solo sei giorni. Carpenter non ha diretto questo film, ma ha agito come co-conduttore in un'intervista con Robert Osborne prima che venisse proiettato sul canale Turner Classic Movies.
Quando Royce e Carruthers giocano a scacchi, il primo muove il suo Re durante il suo turno e poi lo sposta indietro. Nelle regole convenzionali degli scacchi, se un giocatore tocca un pezzo durante il suo turno, questo deve essere spostato, ma può anche essere sistemato sulla scacchiera senza obbligo di essere spostato con l'annuncio "j'adoube". Ho reperito l'informazione e l'ho ritenuta interessante, anche se di scacchi non ne capisco assolutamente nulla.
Errori
I diversi piani dell'astronave non sono mai in ordine. Kienholz, ad esempio, è all'ultimo piano; scende di un piano, si guarda intorno, poi scende di un altro piano. Questo piano è quello in cui Carruthers ed Eric Royce giocano a scacchi. Dopo che Carruthers sente un urlo, sale la scala per chiedere a Kienholz se ha sentito il rumore; Carruthers esce dalla botola e si trova all'ultimo piano, saltando il secondo piano che Kienholz ha dovuto attraversare. Si tratta di una discontinuità!
Quando Van Heusen rileva un portello aperto, uno dei suoi sottoposti ammette di averlo lasciato accidentalmente aperto mentre gettava fuori le casse vuote. Tuttavia in seguito viene mostrato che esistono un portello interno e uno esterno per le camere di equilibrio. Quello esterno non può aprirsi finché quello interno non viene sigillato e viceversa, come mostrato quando Carruthers fa la passeggiata nello spazio. Quindi entrambe le porte non avrebbero potuto essere lasciate aperte affinché la creatura potesse salire a bordo. L'unico portello senza questa struttura era il doppio portello nella sala di controllo, eppure è lì che Van Heusen sedeva ai comandi. Senza dubbio se ne sarebbe accorto se fosse stato lasciato aperto.
Non si ha un'idea delle dimensioni del razzo finché i due astronauti non camminano all'esterno. A quel punto si può vedere che, usando gli astronauti come paragone, il diametro del razzo non è molto grande, forse appena abbastanza largo per quattro o cinque persone che stanno una accanto all'altra. Tuttavia, le scene interne mostrano che il razzo è molto spazioso, abbastanza grande per stanze più piccole attorno al perimetro dello spazio interno senza affollare troppo gli astronauti al centro.
Altre recensioni e reazioni nel Web
Nel remoto 2009, l'utente thinker1691 scriveva su IMDb.com:
"Quando l'umanità cercava la conoscenza negli anni '50, lo faceva con una pistola in mano"
Questo è uno dei tanti primi film di fantascienza usciti negli anni '50. Lo standard per questo tipo di B-Pictures era mettere più drammaticità ed eccitazione nel film, piuttosto che vera scienza. Pochi registi in quel periodo cercavano fatti scientifici solidi e concreti, invece volevano una buona azione di tipo mostro contro terrestre alla vecchia maniera. Erano accattivanti e di scarsa qualità, ma senza saperlo creavano i ricordi da incubo dei nostri sogni giovanili. Di conseguenza, davano al pubblico ciò che cercava: trilli e intrattenimento a buon mercato. La storia di questo film è il fondamento di film moderni come "Alien" e all'epoca aveva formule che funzionavano. Marshall Thompson interpreta il colonnello Ed Carruthers e Ray "Crash" Corrigan, lo stuntman di molti altri film, interpreta il mostro spaziale chiamato "It". Dabbs Greer interpreta Eric Royce. Sebbene sia uno dei primi film di fantascienza, visto attraverso gli occhi assonnati di un giovane, nei cinema Drive-In dell'epoca, non è niente di meno che un classico. Divertimento per chiunque desideri essere spaventato da un mostro spaziale.****